Ipsos non tollera razzismo, omofobia o misoginia, o qualsiasi altra forma di discriminazione e garantisce comprensione, accettazione e valorizzazione delle diversità, comprese le differenze di etnia, identità di genere, sesso, età, religione, disabilità e orientamento sessuale.
Questa convinzione è condivisa da tutta l'azienda che rappresenta oltre 120 diversi gruppi etnici, nazionalità e identità culturali, in 90 diversi paesi del mondo. Ipsos è più forte grazie alla diversità dei suoi dipendenti, diversità che ci permette di capire meglio le persone, gli affari e le società.
COSA FACCIAMO?
- Ipsos è stata la prima società di ricerche al mondo a sottoscrivere il Global Compact dell'ONU. Dal 2008 il Gruppo ha sottoscritto il Global Compact dell'ONU aderendo così al rispetto dei dieci principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.
- Diversità significa anche diversità di genere e parità professionale tra uomini e donne. Oggi, il 60% del consiglio di amministrazione di Ipsos è composto da donne e il 44% dei nostri 500 dirigenti sono donne. La parità di genere è uno dei criteri di valutazione della performance annuale e della retribuzione variabile dei nostri dirigenti.
- Nel settembre 2017, l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ("OHCHR") ha emesso degli standard di condotta volti a offrire una guida pratica alle aziende su come rispettare e sostenere i diritti delle persone LGBT+ anche sul posto di lavoro. Ipsos ha espresso il suo sostegno agli UN Global LGBTI Standards for Business come parte delle politiche e pratiche di CSR, per rispettare e promuovere i diritti umani delle persone LGBT+. In Italia siamo siamo soci di Parks - Liberi e Uguali.
- Ipsos è impegnata ad aiutare i rifugiati, che oggi sono 26 milioni nel mondo e che spesso soffrono ancora di stereotipi e pregiudizi. Ipsos crede che le aziende abbiano un ruolo da svolgere nella risposta a questa crisi, aiutando le persone a tornare a lavorare nei paesi ospitanti. Ecco perché ci siamo impegnati, nell'ambito della Tent Partnership for Refugees, a reclutare 100 rifugiati da inserire nei nostri team in tutto il mondo. In Italia, questo è già stato realizzato: dal 2019 abbiamo nel nostro organico un rifugiato palestinese. Questo ci ha offerto l'opportunità di partecipare al progetto "Welcome" e nell’ottobre del 2019 l'UNHCR ci ha assegnato il logo “Welcome. Working for refugee integration”, in riconoscimento del significativo impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l'integrazione lavorativa dei rifugiati.
- Nel 2014 Ipsos ha lanciato la Ipsos Foundation, impegnata nel sostegno all’educazione scolastica di bambini e ragazzi meno fortunati in tutto il mondo attraverso donazioni e partnership durature con diverse ONG locali. Nel 2018, la Ipsos Foundation ha sostenuto un’iniziativa italiana promossa da Fondazione Belladonna Onlus e SAMPARC per contrastare nella regione del Varanasi il fenomeno delle spose bambine, avviando un progetto di training vocazionale. Mentre nel 2019, ha finanziato la Fondazione Hope a sostegno dei bambini siriani rifugiati in Libano.