22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua 2023: sostenibilità, i comportamenti per ridurre lo spreco di acqua
World Water Day: in Italia c'è consapevolezza della problematica di scarsità dell’acqua e dei livelli di consumo? E quali sono i principali comportamenti per ridurre lo spreco di acqua? Lo svela l'ultima indagine Ipsos, condotta per Finish, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2023.
Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua e, in questa occasione, torna il progetto “Acqua nelle Nostre Mani” di Finish che anche quest’anno, in collaborazione con Ipsos, ha esplorato la consapevolezza, le abitudini e i comportamenti delle persone in Italia in relazione al problema della scarsità di acqua.
In generale, aumenta l’attenzione da parte degli italiani e delle italiane ai costi legati ai consumi domestici. Il 94% afferma di aver modificato le proprie abitudini domestiche, riducendo l’uso dei sistemi di riscaldamento (52%) e della lavatrice, usandola meno e solo a pieno carico (46%) e prestando maggiore attenzione ai consumi: 50% per l’energia e gas e il 38% per l’acqua. Il 62% è preoccupato dai costi di quest’ultima risorsa (e li ritiene elevati), contro l’87% in relazione a elettricità e gas.
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Giornata Mondiale dell’Acqua 2023, che cos’è e perché si celebra il 22 marzo?
Ogni anno, il 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua -World Water Day- ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. L'obiettivo della giornata è sensibilizzare le istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
In aggiunta agli stati membri, diverse e molteplici organizzazioni non governative hanno considerato il World Water Day come un prezioso momento per attirare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell'acqua nella nostra era, in particolare riguardo l'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici.
Scarsità dell'acqua, la consapevolezza in Italia
L’indagine Ipsos, condotta per Finish in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2023, registra anche quest’anno un aumento dell’impegno dell’opinione pubblica italiana verso la tutela dell’acqua; con il 77% che ha dichiarato, in un’ottica di sostenibilità, di provare a ridurre il più possibile lo spreco d’acqua nella propria quotidianità.
Questo trend di comportamento è confermato dal fatto che, per la prima volta, gli italiani iniziano ad essere effettivamente coscienti della problematica di scarsità dell’acqua nel nostro Paese (41%), in netto aumento rispetto al 2022 (25%). Il tutto si è poi tradotto anche in un aumento di consapevolezza rispetto alle aspettative future, con il 31% che oggi si dichiara d’accordo con le previsioni del World Resources Institute (nel 2022 era il 24%), secondo cui l’Italia entro il 2040 vivrà in una condizione di profondo stress idrico.
World Water Day 2023: le percezioni del consumo di acqua e i comportamenti sostenibili per ridurre gli sprechi
Nonostante ciò, gli italiani si confermano tra i più spreconi in Europa, con 220L giornalieri pro-capite contro i 165L di media europea, a cui si aggiunge una scarsa consapevolezza: solo il 46% è cosciente di questa situazione del nostro Paese, con un dato in netto calo rispetto al 2022, quando si attestava al 54%. Ampliando poi l’analisi al consumo medio per famiglia, tenendo presente un’ampiezza media delle famiglie italiane di 2/3 persone per nucleo, il consumo medio giornaliero in Italia è di circa 500 litri e questo dato è riconosciuto solo dal 4% degli italiani. Oltre il 68% è invece convinto che il consumo medio giornaliero per famiglia sia inferiore ai 100 litri.
Quali sono i comportamenti sostenibili che le persone mettono in atto per provare a ridurre il proprio impatto sull’acqua e contribuire pertanto alla sua tutela?
Il 68% dichiara di chiudere i rubinetti quando non necessario, il 71% di utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico, il 53% si impegna a fare docce più brevi, il 60% preferisce la doccia alla vasca. Il 33%, poi, ha scelto di non sciacquare più i piatti a mano prima di metterli in lavastoviglie.