Tra ripresa e incertezze: le aspettative per il 2026
Tra ripresa e incertezze: le aspettative per il 2026

Tra ripresa e incertezze: le aspettative per il 2026

Ipsos Predictions Survey 2026: il 71% della popolazione mondiale, in media su 30 paesi, guarda con fiducia al prossimo anno. In Italia, l'ottimismo si ferma al 57%, collocando il nostro paese tra i meno fiduciosi insieme a Francia, Giappone e Belgio.

Ipsos Predictions Survey è la nostra indagine annuale che le aspettative e le preoccupazioni delle persone in 30 Paesi per l'anno che verrà, analizzando temi che spaziano dall'economia alla sicurezza, dal clima all'intelligenza artificiale, fino ai propositi personali per il nuovo anno.

Risultati chiave in sintesi

66%

considera il 2025 un anno negativo per il proprio paese

50%

giudica il 2025 negativo a livello personale e familiare

71%

crede che il 2026 sarà migliore del 2025

49%

prevede un miglioramento dell'economia globale

59%

si aspetta proteste contro le modalità di governo del paese

82%

intende trascorrere più tempo con famiglia e amici nel 2026

2025: com'è andata?

Due persone su tre (66% a livello globale) ritengono che il 2025 sia stato un anno negativo per il proprio paese, percentuale che in Italia si attesta al 63%. Quando si tratta della sfera personale, tuttavia, il giudizio si fa meno severo: il 50% a livello globale considera l'anno appena trascorso negativo per sé e la propria famiglia, mentre in Italia questa percentuale scende al 44%.

Il sentiment attuale mostra un netto miglioramento rispetto al 2020, quando il 90% della popolazione mondiale aveva definito quell'anno negativo per il proprio paese e il 70% lo aveva giudicato tale anche a livello personale.

2026: quali prospettive?

Il 71% della popolazione globale guarda al 2026 con ottimismo, convinta che sarà un anno migliore del 2025. L'Italia si posiziona tra i paesi meno ottimisti con il 57% di fiduciosi, superando soltanto Francia (41%), Giappone (44%) e Belgio (49%).

Sul fronte economico, meno della metà degli intervistati (49%) prevede un miglioramento dell'economia globale nel 2026. Gli italiani si mostrano decisamente più pessimisti: il 66% ritiene che l'economia mondiale peggiorerà nel corso del prossimo anno. In un contesto internazionale segnato dalle politiche tariffarie del presidente americano Donald Trump, il sentiment economico è diminuito o rimasto stabile in 19 dei 30 paesi analizzati, con significative oscillazioni in entrambe le direzioni. 

L'ottimismo per il futuro, sceso di 9 punti percentuali al 65% alla fine del 2022 (un anno caratterizzato da inflazione, pandemia e invasione dell'Ucraina), fatica ancora a riprendersi completamente. In Italia, solo il 34% crede che le persone inizieranno a essere più ottimiste riguardo al futuro.

Rischi e minacce percepite

Il 29% della popolazione globale teme un importante attacco terroristico nel proprio paese nel 2026, percentuale che in Italia scende al 18%. Sulla sicurezza locale le opinioni si dividono: il 46% prevede che la propria area di residenza sarà meno sicura nel 2026, percentuale che sale al 50% in Italia. 

Il 59% a livello globale (58% in Italia) si aspetta disordini pubblici su larga scala, come proteste o rivolte, contro le modalità di governo del paese. Rispetto al 2019, tre paesi del G7 - Gran Bretagna, Giappone (entrambi +11 punti percentuali) e Stati Uniti (+10 pp) - hanno registrato aumenti a doppia cifra nelle aspettative di disordini sociali.

Clima e ambiente

Il 78% degli intervistati globali (80% in Italia) prevede un aumento delle temperature medie mondiali nel 2026, con una maggioranza concorde in tutti i 30 paesi analizzati. Il 69% (sia a livello globale che in Italia) si aspetta un incremento degli eventi meteorologici estremi nel proprio paese rispetto all'anno in corso.

Le aspettative di azione governativa sul clima rimangono relativamente stabili: il 48% prevede che il proprio governo introdurrà obiettivi più ambiziosi per la riduzione delle emissioni di carbonio, in lieve calo dal 52% dell'anno precedente. In Italia questa percentuale si ferma al 36%.

Economia, lavoro e AI 

Il 48% a livello globale (46% in Italia) prevede una recessione nel proprio paese nel 2026, mentre un terzo (33%) la ritiene improbabile. Sul fronte del potere d'acquisto, le opinioni si dividono: il 47% prevede un aumento del reddito disponibile nel 2026, mentre il 43% non concorda. L'Italia si posiziona penultima con solo il 29% di ottimisti, precedendo unicamente la Francia (27%).

Il 38% teme un crollo dei principali mercati azionari mondiali nel 2026 (29% in Italia), mentre il 39% lo ritiene improbabile. 

L'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro preoccupa: il 67% (sia globalmente che in Italia) prevede significative perdite di posti di lavoro, in leggero aumento dal 64% dell'anno scorso. Solo il 43% a livello globale (30% in Italia) prevede che l'AI creerà nuovi impieghi. Nell'ultimo anno, la preoccupazione per l'impatto occupazionale dell'AI è cresciuta in 21 dei 30 paesi analizzati.

Immigrazione e demografia

Il 62% prevede un aumento dell'immigrazione nel proprio paese, in calo dal 67% dell'anno precedente. Gli Stati Uniti registrano il calo più drastico (dal 56% al 29%), complici le riforme sull'immigrazione di Trump. In Italia, il 71% si aspetta un incremento dei flussi migratori.

Il 40% teme un calo demografico del proprio paese (41% l'anno scorso). In Italia questa preoccupazione sale al 63%.

I buoni propositi per il 2026

  • Il 75% a livello globale (67% in Italia) intende fare più esercizio fisico.
  • Il 60% dedicherà più tempo al proprio aspetto (62% in Italia).
  • L'82% pianifica di trascorrere più tempo con famiglia e amici (84% in Italia).
  • Il 37% intende ridurre l'uso dei social media (41% in Italia), mentre il 53% non prevede cambiamenti.
  • Il 59% seguirà FIFA World Cup 2026 (62% in Italia).

 

 

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