Ipsos UU Pills: il serbatoio d’ispirazione del team qualitativo - Episodio 2

La nuova serie di appuntamenti che offre riflessioni sul comportamento di consumori e sulle tendenze emergenti nel marketing.

Ipsos UU Pills è una nuova serie di appuntamenti che offre riflessioni approfondite sul consumatore e sui fenomeni che lo influenzano nel mondo contemporaneo. 

In un'era caratterizzata da costanti cambiamenti, Ipsos UU, la divisione di ricerca qualitativa di Ipsos, si impegna a guardare oltre i singoli progetti di ricerca, analizzando trasversalmente i temi più rilevanti. Grazie a metodologie innovative e un approccio olistico, Ipsos UU esplora le sfumature nascoste di comportamenti e atteggiamenti, rivelando le tendenze emergenti nel settore del marketing.

Periodicamente, il nostro team qualitativo si riunisce per approfondire e confrontarsi su temi trasversali che interessano diverse categorie e ambiti. Da questi incontri nasce Ipsos UU Pills: un integratore di insight che ora, per la prima volta, condividiamo con voi. 

Questo strumento offre una sintesi delle nostre riflessioni e scoperte, fornendo preziose informazioni sul panorama del consumo e del marketing in continua evoluzione.

La seconda parola  di UU Pills è: Leggerezza

L'estate rappresenta la liberazione dalla pesantezza accumulata: il peso degli esami superati, delle preoccupazioni, di un intero anno di lavoro passato tra le mura di casa o dell'ufficio. 

È la voglia di sostituire la routine con l'avventura e l’imprevisto. Si desidera togliere, alleggerire, per arrivare a qualcosa di impalpabile: l'essenza.


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Dal nostro punto di osservazione, questo bisogno non è mai stato così potente, data la situazione attuale. 

La leggerezza, proprio per la sua natura, non è monolitica ma si esprime in diverse anime che possono essere un’opportunità per i brand di connettersi con la società per costruire legami più significativi.

La leggerezza come semplificazione: l'economia della facilità

Spesso ci si scontra con la pesantezza funzionale: processi d'acquisto macchinosi, interfacce incomprensibili, burocrazia estenuante, contratti scritti in “burocratese”. 

Questo genera frustrazione e allontana i clienti, la cui pazienza e tempo sono risorse sempre più scarse. La leggerezza, qui, è andare verso la semplicità.

La promessa di Satispay è la leggerezza di un'esperienza ‘frictionless’, togliendo peso a una serie di interazioni quotidiane.

C’è anche un fenomeno social che incarna questa tendenza: Accorciabro. Il suo nome d'arte è un manifesto: prende video virali, spesso di creator logorroici che impiegano minuti per arrivare al punto, li interrompe bruscamente e ne svela il contenuto in pochi, fulminanti secondi. 

Accorciabro non è solo un format comico; è un servizio di altissimo valore nell'odierna economia dell'attenzione: lui toglie il peso del tempo senza valore, della noia, della "fuffa" informativa. 

Per i brand, la lezione è chiara: rispettate il tempo dei vostri clienti, siate concisi, andate al punto. Siate l'Accorciabro del vostro settore.

 

La leggerezza come benessere: togliere peso alla coscienza

Anche la mente si appesantisce: i pensieri, il livello dell’attenzione sempre alto, le continue pressioni che arrivano dalla società per essere sempre performanti  rischiano di impattare sull’umore e sullo stato d’animo. 

Veralab si basa su una filosofia di leggerezza e trasparenza, demolendo la pesantezza del linguaggio pseudo-scientifico e del senso di inadeguatezza che spesso il marketing beauty induce. Ha reso la cura di sé un atto di auto-accettazione divertente e consapevole, non una rincorsa a un ideale di perfezione. È una leggerezza che libera la mente prima ancora che la pelle.

 

Sempre in tema di leggerezza come liberazione delle aspettative sociali, la pagina Instagram “Il Poveritivo” mappa e celebra i bar di quartiere, i posti "sinceri" dove un aperitivo è ancora un momento di socialità autentica e non di esibizionismo.

 

La leggerezza come tono di voce: Il potere dell'ironia

Infine, c'è la pesantezza di una comunicazione ingessata, paternalistica o che si prende troppo sul serio. 

In un mondo saturo di messaggi, la leggerezza di un tono di voce che sa sorridere, che usa l'ironia e non ha paura di essere autentico, diventa un'arma potentissima per creare connessioni emotive.

Durante il mese del Pride, Durex ha creato contenuti dove i suoi prodotti diventano parte di un gioco visivo o verbale legato ai temi della comunità LGBTQIA+. La leggerezza qui non serve solo a essere divertenti, ma a trattare il supporto a una causa sociale con normalità, senza un sermone.

 

Spesso nel web, esiste una forma di pesantezza sociale quasi insostenibile: quella del pietismo e della commiserazione verso la disabilità. La pagina social "Blind Film Critic", creata da una persona cieca, invece di raccontare le difficoltà, elenca in modo surreale e brillante i "vantaggi" del non vedere. Questa leggerezza è un atto rivoluzionario, togliendo il peso della narrazione vittimistica e invitando tutti a un livello di interazione più autentico e meno forzato. 

 

Attenzione, però: la strada della leggerezza è piena di trappole per i brand che la percorrono senza la giusta preparazione.

1. Il Rischio della Superficialità: Una comunicazione leggera che non è supportata da un prodotto o un servizio all'altezza è una promessa vuota. 

2. Il Rischio dell'Insensibilità: La linea che separa l'ironia dal cattivo gusto è sottile. Un brand che tenta di essere leggero su argomenti sensibili (sociali, culturali, di salute) senza la dovuta empatia rischia di apparire cinico e offensivo.

3. Il Rischio dell'Inautenticità: un brand tradizionalmente serio e istituzionale che improvvisamente adotta un linguaggio giovanile e scherzoso risulterà goffo. La leggerezza deve essere una conseguenza della propria identità di marca, non una maschera da indossare per l'estate.

Torniamo all’estate e pensiamo alla musica estiva. Spesso è sinonimo di evasione pura, di testi leggeri su ritmi ballabili. 

Ma poi arriva un brano come "Onda Alta" di Dargen D'Amico: una canzone pop che porta un messaggio "pesante" (affrontando il tema delle migrazioni), stimolando una riflessione senza essere didascalico.

Le aziende che vinceranno domani non saranno quelle che urleranno più forte, ma quelle che sapranno sussurrare con intelligenza, togliendo peso, complessità e ansia dalla vita dei loro clienti. 

Quelle che, in un mondo pesante, avranno il coraggio e la strategia per offrire ciò di cui tutti abbiamo un disperato bisogno: un po' di meritata leggerezza.

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