I sondaggi politici di Pagnoncelli: stabile Fratelli d'Italia al 28%, in crescita il Movimento 5 Stelle

Le ultime intenzioni di voto degli italiani: FdI in testa al 28%, PD stabile al 21,1%, M5S in crescita al 14,3%. Forza Italia e Lega in leggero calo all'8,1% e 8,5% rispettivamente. AVS al 5,8%, mentre Azione e +Europa si contendono l'elettorato con il 2,6% e 2,2%

Il mese di luglio ha segnato il ritorno delle questioni nazionali al centro dell'agenda politica e mediatica, dopo un periodo di predominanza dei temi internazionali. Nonostante l'importanza di eventi come la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina tenutasi a Roma, la questione sui dazi e l'annullamento del concerto del direttore d'orchestra filo-putiniano Valerij Gergiev a Caserta, le vicende interne hanno riconquistato il centro della scena. 

In primo piano sono emerse le inchieste della magistratura, che hanno colpito particolarmente l'area del centrosinistra, con gli avvisi di garanzia che hanno coinvolto il sindaco Sala a Milano, il candidato Presidente della regione Marche Matteo Ricci del PD, e a Torino l'inchiesta Rear ha coinvolto il deputato PD Laus. 

A seguire, si è assistito alla definizione delle candidature per la serie di elezioni regionali previste nei prossimi mesi, alla riforma della giustizia con la separazione delle carriere, e infine al cosiddetto risiko bancario, con la rinuncia di Unicredit all'offerta pubblica di scambio su Bpm.

Quali sono le ultime intenzioni di voto degli italiani? E qual è l'indice di gradimento del Governo, la Presidente del Consiglio e i leader di partito? Scopriamo di più attraverso l'analisi dettagliata di Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, presentata sul Corriere della Sera.


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Le intenzioni di voto

L'impatto di questi eventi sugli elettori appare contenuto. Gli orientamenti di voto mostrano variazioni minime rispetto al mese precedente. Le forze di governo vedono Fratelli d'Italia confermare il suo buon risultato, attestandosi al 28% rispetto al 28,2% di giugno. Forza Italia è stimata all'8,1% (-0,3% rispetto al mese scorso), un calo che interessa nella stessa misura la Lega, ora all'8,5%.Noi Moderati rimane stabile all'1,1% (contro l'1% di giugno).

Tra le forze di opposizione, il Partito Democratico mantiene sostanzialmente la sua posizione al 21,1% (contro il 21,4% del mese precedente), suggerendo che, almeno per ora, i suoi elettori non risentono delle indagini in corso. Il Movimento 5 Stelle, invece, registra una crescita, accreditandosi del 14,3%, con un aumento di un punto percentuale. Questa ascesa sembra premiare i continui distinguo del gruppo dirigente del Movimento rispetto al PD, in particolare per l'atteggiamento critico sulle inchieste e il perseguimento di una politica fermamente pacifista.

Tra le altre forze politiche, AVS rimane stabile al 5,8%, così come Italia Viva al 2,2%. Si registrano segnali positivi per +Europa (2,2%, +0,5% su giugno), mentre Azione subisce una leggera flessione (2,6%, -0,4% rispetto a giugno). È significativo notare la tendenza alla crescita dell'astensione, oggi al 42,5% (+1,5% rispetto a giugno). Sebbene questo dato sia preoccupante, va ricordato che alle ultime elezioni politiche del 2022, l'astensione (comprese schede bianche e nulle) si attestò al 39%.

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Fonte: Ipsos per il Corriere della Sera, 26/07/2025

Indice di gradimento Governo e Giorgia Meloni

Le valutazioni dell'esecutivo mostrano alcune variazioni. Il governo perde circa 3 punti percentuali nei giudizi positivi (dal 39% di giugno al 36% attuale), mentre quelli negativi rimangono stabili al 51%. Questa perdita corrisponde esattamente all'incremento registrato il mese scorso, attribuito sia al risultato referendario favorevole all'esecutivo, sia al complicarsi dello scenario internazionale, in particolare a seguito del conflitto con l'Iran. L'indice di gradimento, che rappresenta la percentuale di valutazioni positive tra coloro che si esprimono (escludendo i "non sa"), subisce una flessione di 2 punti, attestandosi a 41. 

Una diminuzione analoga si riscontra nell'indice di gradimento della Presidente Meloni, che passa da 45 del mese precedente a 43 oggi, nonostante alcuni fattori abbiano giocato a suo favore, come la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina ospitata dall'Italia. Sullo sfondo, tuttavia, permane una forte preoccupazione per i dazi imposti dall'amministrazione Trump, rispetto ai quali la "very special relationship" tra Meloni e il presidente statunitense non sembra aver finora prodotto risultati significativi. 

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Fonte: Ipsos per il Corriere della Sera, 26/07/2025

 

Indice di gradimento per i leader di partito

Per quanto riguarda l'apprezzamento dei leader politici, Antonio Tajani mantiene la prima posizione, pur mostrando alcuni segnali di erosione: il suo indice oggi è di 29, mentre a giugno era 32. Questa lieve flessione potrebbe essere attribuita all'intervista rilasciata da Piersilvio Berlusconi, che, pur con fair play, ha espresso critiche verso la dirigenza di Forza Italia. 

Anche Giuseppe Conte registra una piccola contrazione (26 oggi contro il 28 del mese scorso), in controtendenza rispetto al suo partito. Ciò conferma che il Movimento 5 Stelle ha, almeno in parte, modificato la sua natura: se in passato era fortemente influenzato dalla performance del suo leader, oggi questo legame appare meno stringente. 

Gli altri leader rimangono sostanzialmente stabili, con l'eccezione di Carlo Calenda, che subisce una lieve flessione nell'apprezzamento (indice 16, -2 rispetto a giugno), in linea con il leggero calo del suo partito.

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Fonte: Ipsos per il Corriere della Sera, 26/07/2025

In sintesi, ad un mese di distanza, non si registrano sconvolgimenti significativi: i rapporti di forza tra i partiti restano sostanzialmente stabili, mentre la lieve flessione del governo e della Premier può essere considerata quasi fisiologica. L'attenzione si sposta ora verso settembre, quando la legge finanziaria e l'inizio delle campagne elettorali per le regioni che andranno al voto in autunno potrebbero determinare cambiamenti più significativi.


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