Che anno sarà il 2024? In aumento l’ottimismo, ma anche la paura per i cambiamenti climatici
Gli eventi globali si riflettono anche nel modo in cui le persone percepiscono molti aspetti della propria vita? Lo raccontiamo nell'ultima edizione dell'Ipsos Global Predictions Survey 2024, che ha esplorato com’è stato vissuto il 2023 e quali sono le aspettative per il 2024.
Il 2023 ha segnato una significativa flessione nell’impatto del Covid-19, poiché l’importanza di questa malattia è gradualmente diminuita sia nelle politiche governative che nelle menti delle persone. A questo ha contribuito anche la decisione fondamentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, il 5 maggio, ha ufficialmente dichiarato la fine dell'emergenza sanitaria relativa al Covid-19.
Tuttavia, se da un lato si è registrato un calo delle crisi sanitarie, dall’altro si è avuta un’escalation delle tensioni geopolitiche. In particolare, l’invasione della Russia in Ucraina non ha mostrato segni di cedimento, creando un'atmosfera di incertezza e insicurezza, e ad aggravare ulteriormente la già turbolenta situazione globale è stato lo scoppio del conflitto israelo-palestinese in ottobre.
Nel frattempo, i fenomeni meteorologici sono diventati sempre più imprevedibili e instabili. Ampie porzioni del globo hanno sperimentato un aumento delle temperature estive anno dopo anno, suggerendo un potenziale peggioramento del riscaldamento globale.
Si è avuto anche un aumento di catastrofi naturali che hanno causato un disagio diffuso in varie parti del mondo, soprattutto in Turchia, Siria, Marocco e Afghanistan. Questi disastri ci hanno ricordato la costante minaccia di crisi ambientali.
Nel 2023, anche il mondo della tecnologia ha visto alcuni cambiamenti e progressi radicali. OpenAI è stato determinante nel trasformare la percezione e l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, portando a ulteriori cambiamenti di paradigma nel modo in cui interagiamo con la tecnologia.
Ma questi eventi globali si riflettono anche nel modo in cui le persone percepiscono molti aspetti della propria vita?
A svelarcelo è l’annuale sondaggio internazionale di Ipsos (quest’anno ha coinvolto oltre 25.000 persone in 34 Paesi del mondo compresa l’Italia) che ha analizzato ed esplorato com’è stato vissuto il 2023 e quali sono le aspettative per il 2024 in merito a diverse tematiche, quali: economia, ambiente, sicurezza, società e tecnologia.
Vuoi rimanere aggiornato con tutte le ultime novità e pubblicazioni provenienti dal team Ipsos in Italia e dal mondo? Iscriviti ora alla nostra Newsletter!
Il punto di vista sul 2023
In media, in tutti i Paesi esaminati, oltre la metà delle persone (53%) descrive il 2023 come un anno negativo per sé e la propria famiglia, ma una quota ancor più alta (70%) afferma sia stato un anno negativo anche per il proprio Paese.
Queste percentuali rappresentano un miglioramento rispetto ai dati del 2022 (+3 punti), ma è evidente come resti ancora un percorso considerevole da percorrere per tornare ai livelli pre-Covid del 62%-65% nel 2018/19.
Il miglioramento di coloro che descrivono il 2022 come un anno negativo per il proprio Paese mostra segnali di ripresa a livello globale. Dei 34 Paesi intervistati, in 27 le percentuali sono aumentate rispetto ai risultati dell’anno precedente. I miglioramenti più significativi si osservano in Polonia (17 punti in meno), Thailandia (16 punti in meno) e Messico (15 punti in meno).
Anche in Italia si registra un miglioramento rispetto allo scorso anno, con il 72% che ritiene che il 2023 sia stato un anno negativo per il Paese contro l’82% dello scorso anno. Allo stesso modo, si abbassa al 45% la quota di italiani che giudica il 2023 un anno negativo per sé e la propria famiglia (contro il 55% del 2022).
Guardando al 2024: ottimismo in aumento
Le premesse finora fatte restituiscono la fotografia di un atteggiamento su scala globale ancora piuttosto negativo, ma le aspettative delle persone per il 2024 fanno ben sperare.
L’ottimismo per il prossimo anno è in aumento, con il 70% delle persone nel mondo che pensa che il 2024 sarà un anno migliore del 2023. Questo dato è in aumento di 5 punti rispetto al 2022, quando l’ottimismo è sceso al minimo decennale del 65%.
Si spera che il dato di quest'anno segnali un ritorno all'ottimismo ai livelli più tipicamente osservati negli ultimi dieci anni, quando ha oscillato solo marginalmente tra il 75% e l'80%. Nel complesso, l’ottimismo per il 2024 è maggiore tra i Paesi Europei, in particolare in Polonia, Spagna, Gran Bretagna (11 punti in più) e Svezia (12 punti in più), rispecchiando i segnali di ripresa economica osservati in Europa nel 2023.
In Italia, al contrario, registriamo un aumento più contenuto, con il 59% che sostiene che il 2024 sarà un anno migliore (+5 punti rispetto al 2022).
L'economia nel 2024
Nelle previsioni per il 2024, l’economia continua a rappresentare una delle principali preoccupazioni per le persone a livello globale.
In media, il 70% prevede che nel 2024 l'inflazione e i tassi di interesse del proprio Paese saranno più alti rispetto al 2023. Il sentiment pubblico sta mostrando alcuni timidi segnali positivi, con un calo di 5 e 4 punti rispetto ai risultati della rilevazione dello scorso anno.
Su 34 Paesi esaminati, 10 mostrano un miglioramento nella percezione in merito all’inflazione, in modo più significativo in Paesi europei come Polonia (30 punti in meno), Svezia (25 punti in meno), Ungheria (23 punti in meno), e Gran Bretagna (17 punti in meno).
Anche in Italia si registra un miglioramento, con il 67% (11 punti in meno rispetto al 2022) che pensa sia più alta del 2023.
La tecnologia nel 2024
L’opinione pubblica globale è divisa riguardo alla possibilità che l’Intelligenza Artificiale possa portare a cambiamenti positivi o negativi nella società.
In media, a livello internazionale, il 56% si aspetta che i medici utilizzino regolarmente l’Intelligenza Artificiale per decidere le cure da dare ai propri pazienti (in aumento di 18 punti rispetto al 38% dal 2019) e il 43% si aspetta che l’Intelligenza Artificiale porti alla creazione di posti di lavoro. Al contempo è il 64% a pensare che l’AI porterà alla perdita di posti di lavoro.
Il 41% prevede di utilizzare meno i social media, percentuale in aumento di 13 punti rispetto al 28% del 2019. TikTok è diventato famoso dal 2019 e un numero crescente di prove mostra un’associazione negativa tra l’uso dei social media e i problemi di salute mentale. Ciò potrebbe aver contribuito alla percezione da parte dei nostri intervistati della necessità di ridurre l’utilizzo dei social media. Tuttavia, c’è ancora il 49% che non è d’accordo con questa affermazione, il che mostra sentimenti contrastanti sui benefici e sui rischi dell’utilizzo dei social media.
La sicurezza mondiale nel 2024
C’è molta più incertezza su ciò che il 2024 porterà sulla scena mondiale in termini di sicurezza.
A livello globale meno della metà delle persone (31%) si aspetta che la guerra in Ucraina finisca, quota in diminuzione del 9% rispetto allo scorso anno.
Questo pessimismo si osserva fortemente nei Paesi europei, tra cui Svezia (25 punti in meno), Polonia (18 punti in meno), Spagna (17 punti in meno) e Italia (10 punti in meno).
Aumenta la quota di persone che ritiene che un programma di Intelligenza Artificiale non funzionante potrebbe causare gravi danni a livello globale (35% rispetto al 27% dello scorso anno), quota che in Italia si abbassa al 29%.
Resta, invece, invariata la percentuale di persone che a livello internazionale pensa che un asteroide possa colpire la Terra nel 2024 (22% e 16% in Italia).
L'ambiente nel 2024
La crescente gravità degli eventi climatici sta creando profonda ansia nell’opinione pubblica.
Il nostro Global Advisor Predictions 2024 rivela una preoccupazione molto alta per il cambiamento climatico in diversi Paesi, compresa l’Italia, e un’aspettativa diffusa che ciò che abbiamo visto finora sia solo l’inizio dell’emergenza climatica.
Complice anche il numero crescente di incendi e di temperature estreme durante i mesi estivi, nel nostro Paese è l’80% degli intervistati a sostenere che nel 2024 le temperature aumenteranno. Il 71% crede che nel 2024 ci saranno più eventi meteorologici estremi rispetto al 2023 e questa tendenza riflette anche la crescente preoccupazione per gli impatti imprevedibili dei cambiamenti climatici, con il 51% che pensa possibile una catastrofe naturale in Italia.
Considerati gli eventi meteorologici estremi degli ultimi anni, emerge una crescente urgenza che il governo fornisca maggiori indicazioni su come mitigare il cambiamento climatico. Al contempo meno della metà degli italiani (48%) sostiene che il governo introdurrà obiettivi più impegnativi per ridurre più rapidamente le emissioni di carbonio. Una quota più alta, pari al 59%, invece pensa che saranno introdotte più restrizioni per ridurre la quantità di persone che guidano in auto.
La società nel 2024
Nel mondo dei continui conflitti geopolitici e dell’era post-Covid, nuove norme sociali potrebbero emergere.
Il 71% a livello internazionale (79% in Italia) prevede un aumento dell’immigrazione. Esiste un forte consenso sulla questione dell’immigrazione, forse a causa dei recenti eventi geopolitici e delle migrazioni indotte dalla crisi climatica mentre entriamo in un mondo più instabile.
Più della metà della popolazione globale (59%) e italiana (60%) prevede che, nell’era post-Covid, i lavoratori trascorrano più tempo in ufficio che a casa. Invece, è soltanto il 48% a livello globale a credere che nel 2024 le donne riceveranno la stessa remunerazione degli uomini a parità di lavoro, la quota si abbassa al 40% in Italia.