Cosa si aspettano i giovani della GenZ dai retailers?
Lo studio di Ipsos, condotto in collaborazione con Retail Institute Italy, rivela le aspettative e i desideri della Generazione Z nel mondo del retail.
La Generazione Z sta ridefinendo il panorama dello shopping con le sue caratteristiche uniche. Un recente studio condotto da Ipsos, in collaborazione con il Retail Institute Italy, ha fatto luce sui desideri, le aspettative e le sfide che i retailer devono affrontare per conquistare questa generazione sfuggente.
Presentata alla XIII edizione del Retail Executive Summit, la ricerca "La GenZ e i Retailer" analizza il rapporto tra i giovani dai 14 ai 29 anni e la Distribuzione Italiana, offrendo preziosi spunti per intercettare le loro mutevoli aspettative.
Tra le principali evidenze:
- Il punto vendita fisico ha ancora un ruolo cruciale. Rappresenta un canale informativo rilevante, nonché luogo di ispirazione e di esperienza.
- Si registra una forte attenzione all’ottimizzazione delle risorse finanziarie. Ciò non significa necessariamente scegliere i prodotti più economici, ma investire al meglio il proprio denaro. I giovani programmano gli acquisti, l’88% consulta i volantini promozionali dei negozi di generi alimentari e mostrano un crescente interesse per prodotti ricondizionati nei punti vendita di Elettronica di Consumo.
- La GenZ ha grandi aspettative per quanto riguarda l’esperienza di acquisto, il negozio deve far «respirare» un’aria di tecnologia e innovazione.
L’indagine offre un nuovo e ampio punto di osservazione, combinando un'analisi approfondita basata sull’ascolto della GenZ, per due settimane, in una community online con oltre 300 interviste quantitative. L’approfondimento su cinque settori verticali: alimentare, cura della persona, cura della casa, tecnologia e ristorazione.
I bisogni della GenZ nel retail
In prima battuta, l’analisi ha evidenziato che l'atteggiamento nei confronti dei Retailer è influenzato in particolare da tre bisogni, legati ad elementi di contesto:
- Bisogno di una bussola per orientarsi, a causa della grande mole di informazioni a cui accedono;
- Bisogno di capitalizzare le risorse, a causa del progressivo diminuire del potenziale di spesa;
- Bisogno di personalizzazione, legato alla possibilità di essere essi stessi creatori di contenuti.
Tutto questo si riflette in un fondamentale bisogno di essere sopresi e ingaggiati.
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Bisogno di una bussola per orientarsi
In un mondo ricco di informazioni, la GenZ cerca una bussola per navigare le infinite opzioni a disposizione. Il passaparola e gli influencer giocano un ruolo chiave in questo senso, con il 36% che condivide opinioni con amici e familiari.
Tuttavia, il negozio fisico mantiene un ruolo cruciale. Rappresenta un canale informativo rilevant e un luogo fondamentale per scoprire nuovi prodotti, in cui lasciarsi ispirare. È qui che il 57%cerca informazioni e acquista prodotti per la cura personale, mentre il 49% si lascia guidare dall'istinto, esplorando gli spazi senza un obiettivo preciso, mosso dalla pura curiosità.
La GenZ cerca competenze specifiche e un approccio personalizzato, con una preferenza per il personale giovane, ritenuto più aggiornato sulle ultime novità. Questo dimostra come il rapporto umano sia ancora fondamentale per guidare le scelte di acquisto.
Bisogno di capitalizzare le risorse
Informarsi e programmare sono due passaggi rilevanti per gli acquisti della GenZ. Infatti, la GenZ pianifica i propri acquisti e la ricerca di informazioni ha anche l’obiettivo trovare le modalità per ottimizzare il proprio budget.
La pianificazione diventa, quindi, cruciale: l'88% consulta i volantini promozionali prima di fare la spesa e il 55% sceglie il negozio proprio in base a queste informazioni.
Questa attenzione al risparmio si traduce anche in comportamenti volti a ridurre gli sprechi, come la preferenza per frutta e verdura sfusa (58%) o l'acquisto di prodotti freschi ai banchi serviti (50%).
Nel settore tecnologico, c'è un crescente interesse per i prodotti ricondizionati, il 36% ritiene che l’area dedicata a questi prodotti sia sottodimensionata. Mentre nell'abbigliamento il second hand sta guadagnando popolarità, apprezzato dal 36% dei giovani per la sua unicità e sostenibilità.
Bisogno di personalizzazione
I giovani consumatori si aspettano che i brand li conoscano a fondo e offrano esperienze di acquisto su misura.
Nel settore alimentare, ad esempio, cercano programmi fedeltà personalizzati e offerte calibrate sulle loro esigenze specifiche. Nell'ambito dell'abbigliamento e della cura personale, più di un giovane su tre desidera un'offerta più ampia dedicata all'uomo. Anche le catene di ristorazione sono chiamate a rispondere a questa esigenza, proponendo menù inclusivi che tengano conto delle diverse scelte etiche e culturali.
In conclusione, la GenZ ha grandi aspettative per quanto riguarda l'esperienza in negozio nel suo complesso: cerca un ambiente che faccia «respirare» un’aria di tecnologia e innovazione dall'inizio alla fine del percorso d'acquisto.