Covid, settore del gioco in Italia: 4,4 milioni di persone interessate al gioco illegale
Ipsos e Luiss Business School presentano il Primo Rapporto di ricerca sul settore del Gioco in Italia, con l'obiettivo di analizzare il fenomeno del gioco, le dinamiche del settore, i comportamenti dei giocatori e i rischi connessi allo sviluppo dei canali illegali.
È stato presentato ieri il Primo Rapporto di ricerca sul settore del Gioco in Italia, nato dalla collaborazione tra Ipsos e la Luiss Business School e realizzato con il supporto di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Obiettivo dello studio è stato quello di analizzare il fenomeno del gioco in Italia, comprendendo le dinamiche del settore, i comportamenti dei giocatori e i rischi connessi allo sviluppo dei canali illegali. Vediamo le principali evidenze emerse.
L'impatto del Covid sul settore del gioco
Il Covid ha avuto un impatto importante in molti settori, compreso quello del gioco. Se nel 2018 il settore delle “Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco” contava 9.265 imprese, 42.818 occupati, con un fatturato complessivo di oltre 15 miliardi di euro e un valore aggiunto di oltre 3 miliardi di euro; nel 2020 - nonostante la crescita del gioco online - la spesa complessiva ha subito una riduzione del 33,5%. Inoltre, nel settore del gioco fisico - il più colpito dalle conseguenze del Covid-19 - la spesa si è ridotta del 41,7%, con evidenti spostamenti versi i canali illegali.
L'industria del gioco tra legalità e illegalità
Dallo studio Ipsos-Luiss Business School emerge che il 67,7% della popolazione italiana maggiorenne, ha effettuato qualche tipo di gioco nel 2020. Inoltre, sono stati stimati circa 4,4 milioni di giocatori in canali illegali; prevalentemente uomini (71%), mediamente più giovani del totale dei giocatori, residente per lo più nel Sud Italia e Isole, con un’occupazione (72%) e un tenore sopra la media (14%). Il giudizio sul gioco illegale denota comprensione da parte di molti giocatori: solo 2 italiani su 3 ritengono che si possano avere problemi con la legge, percentuale che scende a 1 su 2 tra i giocatori dei canali illegali. Al tempo stesso però, il gioco illegale è considerato un problema serio dall’86% degli italiani e anche dal 69% dei giocatori dei canali illegali.
Per saperne di più, leggi anche l'articolo sul sito di Luiss Business School: "Il gioco in Italia tra legalità e illegalità".
«Lo studio evidenzia diverse dinamiche che meritano l’attenzione di chi è chiamato a riflettere sul futuro del gioco legale. Abbiamo rilevato più di 4 milioni di giocatori in canali illegali che, a differenza di quanto spesso si pensa, non sono degli individui marginali, ma pienamente inseriti nella vita civile e sociale. Un altro fenomeno che merita attenzione è il gioco legale non consapevole, agito da chi non comprende bene il limite tra legalità e illegalità, fenomeno che osserviamo sia on-line sia off-line. Una strategia comunicativa più efficace sembra essere necessaria per far uscire dall’illegalità questa quota di giocatori» ha dichiarato Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos.