Ipsos Global Trends 2025: in diminuzione l'ottimismo globale
Ipsos Global Trends 2025: in diminuzione l'ottimismo globale

Ipsos Global Trends 2025: in calo l'ottimismo globale

Global Trends è lo studio che, da oltre 10 anni, indaga e approfondisce gli atteggiamenti e i valori in evoluzione di migliaia di persone in decine di Paesi.

Copertina Ipsos Global TrendsL'ottimismo globale ha subito un duro colpo nel 2025, con una diminuzione di 7 punti percentuali del numero di cittadini in tutto il mondo che si sentono ottimisti riguardo a se stessi e alla propria comunità. Oggi, solo il 59% afferma di essere ottimista riguardo a se stesso e alla propria famiglia, mentre il 45% è ottimista riguardo alla città in cui vive. Questo calo è sorprendente e ha profonde implicazioni sia per i leader aziendali che per i decisori politici.

Il 2024 è stato un anno turbolento, durante il quale metà della popolazione mondiale si è recata alle urne e, in otto elezioni su dieci, i partiti al governo hanno perso consensi o potere. Ciò ha contribuito ad accelerare i temi chiave identificati nel rapporto Ipsos Global Trends dello scorso anno, denominati “Splintered societies” e “Globalisation Fractures”. 

L'aumento dei conflitti all'interno delle famiglie e tra le nazioni stanno generando disagio, che si manifesta in un crescente sentimento anti-immigrazione, in un maggior sostegno a politiche commerciali nazionaliste e in opinioni divergenti da un mercato all'altro sui benefici di un'economia globale.

Questi risultati fanno parte della nona edizione del report Ipsos Global Trends, il più ampio e completo studio del suo genere. L'edizione di quest'anno,"The Uneasy Decade: reshaping society, technology, and the global economy" si concentra sui cambiamenti rispetto all'anno scorso e al rapporto iniziale del 2013. Ipsos Global Trends è il risultato di un'ampia indagine globale, condotta quest'anno in 43 mercati, nonché di un'analisi delle forze macroeconomiche e della raccolta di segnali. Si basa sul quadro di nove tendenze stabilite nel 2024 utilizzando un'analisi fattoriale di oltre 5 milioni di punti dati.

"Come esperti di tendenze, monitoriamo i cambiamenti nel panorama globale da decenni - e certamente sembra che gli anni '20 di questo secolo si stiano definendo attraverso tensioni persistenti", afferma Jennifer Bender, Global Head of Trends and Foresight di Ipsos. "Il rapporto di quest'anno riflette un forte aumento dei conflitti geopolitici, la rapida diffusione dell'intelligenza artificiale nella vita quotidiana e un'ampia riconfigurazione sociale".

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Altri risultati chiave del rapporto evidenziano i crescenti cambiamenti nelle nostre opinioni personali, politiche e nei comportamenti di consumo.

Il nostro atteggiamento nei confronti della tecnologia sta cambiando

Restiamo divisi nel pensare che la tecnologia distruggerà le nostre vite (56%), ma c'è maggior consenso sul fatto che ci preoccupiamo troppo della privacy e che l'intelligenza artificiale abbia un impatto positivo.

Il binarismo di genere si sta rafforzando

Il 61% dei cittadini a livello internazionale afferma che esistano solo due generi, percentuale in aumento rispetto al 53% della scorsa edizione, mentre i temi legati alle persone transgender vengono utilizzati come questioni divisive in molti mercati.

La maggior parte delle persone vorrebbe vedere meno immigrazione

Due cittadini su tre (65%) nei mercati esaminati ritengono che "ci siano troppi immigrati nel mio Paese" (in aumento di 4 punti percentuali rispetto allo scorso anno). 

Le persone allineano le spese ai propri valori personali

Uno dei cambiamenti più significativi dal 2013 è che la maggioranza (52%, rispetto al 39%) afferma di essere "disposta a spendere di più per un brand con un'immagine che mi rispecchia".

Naturalmente, nei 43 mercati analizzati non si riscontrano solo tendenze globali, ma anche sottotendenze all'interno e tra i diversi mercati. L'ottimismo personale, ad esempio, è molto più forte in Indonesia e Perù che in Corea del Sud o in Giappone. Grandi differenze regionali si osservano anche negli atteggiamenti verso tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale.

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