I sondaggi politici di Pagnoncelli: l'85% degli italiani è preoccupato per il conflitto russo-ucraino
Gli ultimi sondaggi politici di Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, presentati alla trasmissione DiMartedì su La7 - puntata del 19/04/2022.
I sondaggi politici Ipsos di questa settimana, presentati da Nando Pagnoncelli a DiMartedì, hanno indagato principalmente le opinioni in merito alla guerra Russia-Ucraina. Il livello di preoccupazione degli italiani per il conflitto continua ad essere elevato, oltre l'80% si dichiara molto o abbastanza preoccupato, e il 51% afferma di essere d'accordo con le sanzioni imposte alla Russia. La maggioranza degli intervistati dichiara di parteggiare per l'Ucraina e che non ci sia alcuna giustificazione per l'invasione russa. Invece, gli italiani appaiono divisi in merito alle previsioni future dell'estensione del conflitto.
Guerra in Ucraina, l'aumento dei prezzi e le sanzioni imposte alla Russia
Il conflitto russo-ucraino procede e, nonostante siano passati oltre due mesi dal suo inizio, il livello di preoccupazione degli italiani continua ad essere elevato. L'85% si dichiara molto o abbastanza preoccupato e, soltanto, una piccola minoranza non esprime timore (11% si dichiara poco o per nulla preoccupato). Il 4% degli intervistati non si esprime al riguardo. Anche a fronte dell'aumento dei prezzi, poco più della metà degli intervistati (51%) afferma di essere d'accordo con le sanzioni imposte alla Russia, mentre, il 32% dichiara di essere in disaccordo e il 17% non si esprime.
Le cause della guerra e le previsioni future sull'estensione del conflitto
Oltre 1 italiano su 4 (54%) dichiara di essere dalla parte dell'Ucraina e soltanto il 7% afferma di parteggiare per la Russia, ma un 39% afferma di non stare da nessuna parte. Pensando alle cause della guerra, il 50% degli intervistati ritiene che la Russia avanza pretesti infondati e non esista alcuna giustificazione per l'invasione in Ucraina. Il 23% ritiene che la Russia ha validi motivi a sentirsi minacciata dalla Nato, ma ciò non giustifica l'invasione e soltanto per il 7% l'invasione è giustificata. Il 20% non si esprime. Infine, i sondaggi politici Ipsos hanno sondato l'opinione pubblica in merito alle previsioni future dell'estensione del conflitto: per il 28% rimarrà confinato a Russia e Ucraina, per il 26% si estenderà ma nei limiti dell'Europa Orientale e per il 16% degenererà in una guerra mondiale. Il 30% degli intervistati, però, non ha un'opinione al riguardo.
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