Turismo Covid: 1 italiano su 2 ipotizza di fare le vacanze primaverili

Si può viaggiare per turismo? Il 56% degli italiani ipotizza di riuscire a fare le vacanze primaverili e il 49% dichiara che farà un periodo di vacanza nei mesi estivi.

La situazione Covid in Italia oggi, l'inizio della campagna di vaccinazione che conta un numero di vaccinati in Italia ancora molto esiguo e la questione dei bonus vacanza, sono tutti fattori che continuano a tenere i potenziali viaggiatori e l'intero settore del turismo in uno stato di incertezza. I mesi che ci aspettano, quelli dei ponti e delle vacanze primaverili, saranno ancora all’insegna di una cautela che potremmo però definire speranzosa. 

Il mondo del turismo si appresta ad affrontare una “nuova normalità” che necessita di un’approfondita analisi e conoscenza dei propri clienti e prospect, delle loro aspettative e bisogni emergenti. Per questo motivo, Ipsos e Martinengo Communication - agenzia di comunicazione integrata specializzata nel mondo del turismo - hanno sviluppato un accordo di partnership al fine di supportare i clienti nello sviluppo di strategie di marketing mirate, basate sulla comprensione e previsione della domanda turistica e delle tendenze dei viaggiatori. 

Dai principali risultati dello studio Future4Tourism, che Ipsos realizza dal 2017 e relativi al periodo primavera-estate 2021, emerge che: 

  • 1 italiano su 2 (56%) ipotizza di riuscire a fare almeno un periodo di vacanza tra aprile-giugno 2021; vacanza che potrà essere un week-end fuori porta o un viaggio di maggior durata.
  • Meno della metà dei potenziali viaggiatori (41%) si dichiara assolutamente certo di riuscirci. Possiamo dunque affermare che il potenziale di viaggio c’è, seppur più contenuto rispetto agli scorsi anni (dove la media dei viaggiatori per la primavera si attestava al 67%), ma tutto dipenderà dall’evolversi dei contagi e dalle decisioni che verranno prese dai governi dei singoli Paesi.

Mete turistiche Italia: preferite a quelle europee 

Anche per queste vacanze primaverili, come abbiamo già avuto modo di osservare per tutto il 2020, le mete italiane saranno le più gettonate. 

  • Considerando la platea di potenziali viaggiatori, 2 su 3 rimarranno in Italia. Toscana, Puglia e Sicilia le regioni maggiormente scelte.
  • Le mete europee risultano le più penalizzate e anche quelle che in prospettiva faranno più fatica a riprendersi. Complice anche questo aspetto, chi sceglie di fare vacanza all’insegna della cultura e della visita alle città d’arte continua ad essere in calo a favore delle località balneari, sempre top nelle scelte, e del turismo montano-collinare-lacustre.

Vacanze 2021: predomina l'incertezza 

L’incertezza si evince anche dalle prenotazioni.

  • Se in media, in passato, a febbraio oltre 3 viaggiatori su 10 avevano già effettuato una prenotazione per il periodo aprile-giugno, questa quota si attesta ora a meno di 2 su 10.
  • In realtà questo fatto trae origine anche da un altro fenomeno: un calo sensibile della scelta di strutture alberghiere (preferite a febbraio 2020 dal 58% dei viaggiatori, scese ora al 46%) a favore di case e appartamenti. Non tanto case e appartamenti in affitto, ma case proprie, magari non utilizzate da anni e messe a rendita, oppure alloggi di parenti e amici.

Turismo Covid - Vacanze 2021 - Infografica

Covid, estate 2021: cosa si prospetta? 

Delineato il quadro sulle vacanze primaverili, riportiamo i dati principali in merito alle vacanze estive di quest'anno degli italiani. 

  • Sicuramente la voglia di vacanze non è venuta meno: se a febbraio 2020, pre-pandemia, coloro che avevano deciso già di fare una vacanza nell’estate 2020 erano il 55%, il dato misurato a febbraio 2021 risulta in calo ma non è eccessivamente distante: il 49% degli italiani dichiara che farà una vacanza nei mesi estivi.
  • Quello che cambia è la meta: per il 2021 i vacanzieri estivi in 7 casi su 10 sceglieranno di rimanere in Italia (erano poco più di 5 su 10 nel 2020). Le destinazioni di mare rimarranno la scelta prevalente, ma si conferma, anche per questo periodo, un accresciuto interesse per le località di montagna, collina e lago.
  • Anche sulle scelte estive pesa l’incertezza. In questo caso sono il 50% coloro che si dicono certi di riuscire a realizzare i propri programmi per le vacanze estive: un po’ più fiduciosi rispetto alle vacanze primaverili o comunque meno disponibili a rinunciarvi.

Sarà interessante scoprire attraverso lo studio Future4Tourism di Ipsos cosa cambierà nei prossimi mesi, con l’avvicinarsi dell’estate.

Le vacanze degli italiani: tra sogno e realtà 

Concludiamo con la dimensione del sogno, del desiderato, che è sicuramente una componente fondamentale di qualsiasi viaggio.

  • Se nel pre-pandemia le mete extra-europee erano indiscutibilmente le più agognate, il Covid ha fatto scendere a patti anche i sogni: la destinazione più vicina, la destinazione domestica è diventata l’oggetto di desiderio.
  • Negli ultimi mesi assistiamo però ad un’inversione di tendenza: si vuole ricominciare a sperare, a programmare, a sognare in grande. A sognare di volare oltre-oceano.

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