10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024: lo stress colpisce soprattutto le donne e i giovani

Condividiamo i risultati della quinta edizione del nostro World Mental Health Day Report, lo studio condotto in 31 Paesi che esamina le percezioni delle persone riguardo la salute mentale e come pensano che il proprio sistema sanitario la affronti.

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L'ultima rilevazione dell'Ipsos Global Health Service Monitor evidenzia come quasi la metà delle persone a livello internazionale (45%) ritenga che la salute mentale sia attualmente la principale preoccupazione tra i problemi sanitari che il proprio Paese deve affrontare, registrando un aumento di 18 punti percentuali rispetto al 2018.

La seconda preoccupazione più diffusa è il cancro, menzionato dal 38% delle persone a livello globale. In Italia, tuttavia, questa percentuale sale al 56%, la più alta tra tutti i Paesi esaminati. 

È interessante notare come in Italia la preoccupazione per il cancro, nonostante sia molto elevata, sia diminuita di 19 punti rispetto al 2018. Al contrario, la preoccupazione per la salute mentale è aumentata di ben 17 punti nello stesso periodo arrivando a raggiungere il 35% nel 2024

Ma quali sono le opinioni e le percezioni delle persone riguardo alla salute mentale e a come pensano che il proprio sistema sanitario la affronti? A svelarlo è la quinta edizione del nostro ampio studio condotto in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale in 31 Paesi.

  • Il 77% degli italiani ritiene che salute mentale e fisica abbiano la stessa importanza, ma solo il 32% ritiene che siano trattate allo stesso modo dal sistema sanitario. Mentre il 46% sostiene che il sistema sanitario si concentri principalmente sulla salute fisica.
  • Lo stress colpisce soprattutto le donne e le generazioni più giovani, con il 40% delle donne della Generazione Z che afferma di essersi sentita depressa al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più, diverse volte.
  • Il 54% della Generazione Z e il 47% dei Millennials affermano di essersi sentiti stressati al punto da non poter andare a lavorare durante l'ultimo anno.
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10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024

La Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day) è una ricorrenza che si celebra il 10 ottobre di ogni anno. Istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale (WFMH), e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si pone l’obiettivo di sensibilizzare le persone e promuovere, attraverso molteplici iniziative, campagne e attività, la consapevolezza e la difesa della propria salute mentale.

La salute mentale è una parte essenziale della salute generale di una persona e merita la stessa attenzione e cura della salute fisica. La Giornata Mondiale della Salute Mentale è un'occasione per promuovere questa consapevolezza e per incoraggiare la società a lavorare insieme per migliorare la salute mentale di tutti.

L'importanza della salute mentale e la sua percezione nel sistema sanitario

Secondo il World Mental Health Day Report di Ipsos, la maggior parte delle persone dedica molta attenzione al proprio benessere complessivo. In particolare, il 60% degli intervistati (sia in Italia, sia a livello internazionale) pensa al proprio benessere mentale, mentre il 72% a livello internazionale (quota che in Italia aumenta all'80%) si concentra sul proprio benessere fisico.

Questa attenzione si riflette anche sull'importanza attribuita alla salute mentale e fisica. Infatti, il 76% degli intervistati a livello internazionale considera la salute mentale e quella fisica ugualmente importanti quando si tratta della propria salute personale. 

Ciò si registra anche nel nostro Paese, dove il 77% sostiene che salute mentale e fisica abbiano la stessa rilevanza, mentre solo l'11% ritiene che la salute mentale sia più importante di quella fisica e il 7% che, al contrario, la salute fisica sia prioritaria rispetto a quella mentale.

Tuttavia, queste opinioni non si riflettono sulla percezione di come il sistema sanitario attuale tratti la salute mentale e fisica. 

Solo il 32% degli italiani (in calo di 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno) ritiene che salute mentale e fisica siano trattate allo stesso modo dal sistema sanitario. Il 10% pensa che alla salute mentale sia data priorità, mentre quasi la metà (46%) sostiene che il sistema sanitario si concentri principalmente sulla salute fisica.

Queste percezioni si estendono anche alla maggioranza degli altri Paesi esaminati nel sondaggio. Soltanto in Malesia (63%), Singapore (53%) e Indonesia (52%) oltre la metà degli intervistati sostiene che salute mentale e fisica siano trattate in modo equivalente dal sistema sanitario.

Lo stress colpisce soprattutto le donne e le generazioni più giovani 

Il nostro Global Health Service Monitor rivela che, per il 31% delle persone intervistate, lo stress è percepito come una delle principali preoccupazioni tra i problemi sanitari che il proprio Paese deve affrontare, posizionandosi subito dopo la salute mentale e il cancro. In Italia, la percentuale è leggermente più alta (33%) e registriamo un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2018.

Il nostro World Mental Health Day Report conferma che, a livello internazionale, la maggior parte delle persone si è sentita stressata durante l'ultimo anno. In media, poco più di tre persone su cinque (62%) in 31 Paesi affermano di essersi sentite stressate al punto da avere un impatto sulla loro vita quotidiana almeno una volta. I livelli di stress riportati variano da un massimo del 76% in Turchia a un minimo del 44% in Giappone. 

E in Italia?

Nel nostro Paese, il 60% degli intervistati si è sentito stressato al punto da avere la sensazione di non riuscire ad affrontare le cose, mentre il 56% ha affermato che lo stress ha avuto un impatto sul modo di vivere la propria quotidianità. Inoltre, il 48% si è sentito depresso al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più, e il 31% si è sentito così stressato da non poter andare al lavoro per un certo periodo di tempo.

In generale, notiamo come siano soprattutto le donne e le giovani generazioni ad aver accusato maggiori livelli di stress durante l’ultimo anno. 

Le donne della Generazione Z sono più propense a dichiarare di aver attraverso momenti difficili, con il 40% a livello internazionale che afferma di essersi sentita depressa al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più, diverse volte. 

Inoltre, la maggioranza (54%) della Generazione Z afferma di essersi sentita stressata al punto da non poter andare a lavorare durante l'ultimo anno, mentre per i Millennials la percentuale è leggermente inferiore (47%). Più in generale, le persone più anziane hanno meno probabilità di riportare di sentirsi stressate per ciascun elemento chiesto nel sondaggio.

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