L'auto che vorrei: il numero 0 dell'osservatorio Ipsos/Fleet&Mobility
Per l'82% degli automobilisti "usare l'auto è piacevole", è quanto emerge dal N° 0 dell’osservatorio "L'auto che vorrei", frutto della partnership tra Ipsos e Fleet&Mobility.
Ipsos in collaborazione con Fleet&Mobility, centro studi specializzato nell’analisi e nell’interpretazioni di dati e fenomeni del settore automotive, presentano i risultati di "L'auto che vorrei": il nuovo osservatorio che offre una panoramica sugli automobilisti italiani e sulle dinamiche attuali del settore automotive.
Questo studio indaga quali spese, non soltanto quelle collegate all'automobile, le famiglie italiane devono affrontare e quale priorità viene assegnata all'auto. Inoltre, esamina anche l'impatto delle esperienze d'uso sulle decisioni di acquisto.
I primi risultati rivelano che per l'82% degli automobilisti "usare l'auto è piacevole". Il 77% del campione rappresentativo dei possessori di automobile afferma che utilizzare l'auto li fa sentire comodi e protetti, nonostante le problematiche legate al traffico e ai parcheggi. In ambito urbano, il 47% dichiara di non utilizzare altri mezzi se non la propria auto e il 77% non considera l'opzione di rinunciarvi per alternative più costose come il taxi, tanto che il 59% non gradirebbe ulteriori limitazioni all'uso della propria auto.
L'automobile si conferma uno strumento di indipendenza fondamentale, infatti, l'88% apprezza la libertà che il proprio veicolo garantisce, specialmente per i viaggi fuori città. L'importanza dell'auto nella vita quotidiana degli italiani è evidenziata dal fatto che il 44% ritiene che rinunciare all'auto peggiorerebbe significativamente la propria qualità di vita, mentre per un altro 29% peggiorerebbe, ma in misura minore.
Lo studio rivela anche interessanti tendenze di mercato: gli intervistati guidano auto acquistate mediamente nel 2018, in sostituzione di veicoli del 2009, e il 22% considera probabile l'acquisto di un'auto cinese in futuro. Il noleggio a lungo termine risulta ancora poco diffuso, sia per il forte attaccamento alla proprietà dell'auto, sia per perplessità sulla convenienza economica della formula.