Climate Change e sviluppo sostenibile, gli italiani verso una direzione Green del Paese

La maggioranza degli italiani è favorevole alla trasformazione dell'economia in una direzione sostenibile, ma soltanto il 5% ritiene assolutamente giusto che i prodotti green costino di più degli altri.

Il nuovo rapporto sul clima Climate Change 2021: the Physical Science Basis - presentato dal Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite, lancia l'ennesimo grido di allarme e rappresenta un chiaro richiamo all'azione immediata per ridurre i gas serra a fronte di un cambiamento climatico senza precedenti e in costante accelerazione. L'opinione pubblica italiana è ormai sempre più cosciente e attenta al tema. I cambiamenti climatici, insieme al tema dell’occupazione e del lavoro, rappresentano la prima preoccupazione per il 53% degli italiani e la difesa dell'ambiente rientra tra le prime 5 priorità per il futuro.

Gli italiani favorevoli a una spinta green e sostenibile del Paese

La maggioranza degli italiani (86%) è favorevole alla trasformazione della nostra economia in una direzione sostenibile e green. All'interno di questa ampia quota di persone: il 47% ritiene giusta la transizione, ma è preoccupato per le difficoltà di attuazione in molti settori produttivi, mentre il 39% è un assertore convinto della necessità della metamorfosi sostenibile in tutti i segmenti produttivi e solo il 10% giudica pericolosa la spinta green e pensa che potrebbe mettere a rischio molte imprese. Nonostante la preoccupazione per il lavoro, la maggioranza degli italiani è orientata a una forte spinta green del nostro modello produttivo e il 63% ritiene sbagliato lasciare che un'azienda sia libera di inquinare, pur di difendere i posti di lavoro. L'evoluzione della coscienza ecologica del nostro Paese è ormai un tratto consolidato e coinvolge tutti gli elettorati, con differenze sempre meno marcate tra destra e sinistra. Il processo di presa di coscienza sul clima coinvolge le persone in prima persona, infatti, l'acquisto di prodotti green è percepito dal 52% degli italiani come un impegno diretto, di ogni individuo, per fare qualcosa di concreto per il pianeta e per le future generazioni.

Prodotti green e sostenibili, gli italiani sono disposti a pagare di più?

In questo percorso evolutivo si fa sempre più strada, però, un mutamento importante: soltanto il 5% degli italiani ritiene assolutamente giusto che i prodotti green costino di più degli altri. Un altro 44% mostra una disponibilità limitata a sostenere incrementi di prezzo, mentre la maggioranza assoluta degli italiani (56%), sostiene che, per acquistare tali manufatti, non debbano esserci ricarichi sui consumatori. La posizione degli italiani è molto chiara: per il 48% sono le aziende che dovrebbero sostenere costi in più per avere prodotti ecosostenibili, riducendo un po' i propri profitti. Un altro 37% pensa che debba farsene carico lo Stato, mentre solo il 15% ritiene che debbano contribuire anche i consumatori. Non solo, se un'impresa non intende adottare un modo di produzione sostenibile, per la maggioranza degli italiani, deve essere in qualche modo punita. Per il 38% il disimpegno deve essere reso pubblico, per consentire ai consumatori di decidere se acquistare o meno i prodotti. Per il 43% degli italiani, invece, l'azienda deve essere penalizzata dallo Stato. All' interno di questa quota di persone, il 18% ritiene che lo Stato debba obbligare l'impresa a trasformare la propria produzione in un’ottica sostenibile e green, mentre il 25% ritiene giusto aumentare le tasse ai green-refrattari. Solo il 13% è contro qualunque forma di ritorsione verso le imprese che non scelgono la sostenibilità produttiva.


Leggi anche il nostro ultimo Ipsos Views: "Sostenibilità, colmare il "Say-Do-Gap" e incentivare l'adozione di comportamenti sostenibili", per comprendere le principali barriere sottostanti all'adozione di comportamenti sostenibili e i modi in cui è possibile superarle.


La produzione sostenibile è compito delle imprese

Gli italiani non sono più disponibili a pagare la transizione ecologica del nostro sistema produttivo, ma ritengono sia compito delle imprese farsi carico del pianeta e del suo futuro, sostenendo i costi di tale mutamento, senza scaricarli sui consumatori finali. La maggioranza dell'opinione pubblica sembra mandare un messaggio chiaro alle aziende e agli imprenditori: produrre in modo ecologico e sostenibile è compito delle imprese, è parte integrante del loro purpose, del loro scopo. Chi non si adeguerà, potrebbe pagarne delle conseguenze (punito dallo Stato o, peggio, dal consumatore).


Articolo a cura di Enzo Risso, Direttore Scientifico di Ipsos, pubblicato su il Domani il 15/08/2021. 

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