Covid, sondaggi: l'opinione degli italiani - 13° Aggiornamento 2020
Gli esperti Ipsos non si fermano. Continua il consueto monitoraggio del clima d'opinioni nel nostro in Paese in merito al Coronavirus.
A distanza di più di 3 mesi dal primo caso di Coronavirus in Italia, gli esperti Ipsos non si sono mai fermati, continuando a monitorare il clima di opinioni degli italiani.
Le analisi del 13° aggiornamento evidenziano:
- Il senso di minaccia sanitaria percepita dagli italiani rispetto al Covid-19 torna a calare, dopo la pausa della scorsa settimana e la sensazione che il peggio della crisi sia oramai alle nostre spalle raggiunge oggi la maggioranza relativa degli intervistati (41%, +7), anche se resta stabile la proporzione di chi è convinto che non si sia visto ancora il peggio.
- Le misure di Governo, Regioni e sindaci per il passaggio alla fase 2 raccolgono anche oggi pareri prevalentemente positivi, pur crescendo le opinioni critiche soprattutto in merito all’azione del Governo.
- Ancora equilibrio tra chi teme che in futuro la ripresa dei contagi possa costringere a nuove chiusure, e chi è convinto del contrario.
- Ancora polarizzato il giudizio sulla capacità di rispettare le indicazioni anti-contagio fornite dalle autorità: per il 41% la maggioranza sta dando prova di rispetto delle regole, per il 53% vi sono troppe violazioni.
- Prosegue lentamente il trend di crescita della quota di italiani che temono oggi in misura maggiore l’impatto del Covid-19 sulla propria condizione economica.
Il focus di questa settimana è il futuro.
- Test sierologico: esigua la misura di chi dichiara di averlo già fatto o di averlo prenotato, un quinto circa pensa di effettuarlo nei prossimi mesi; il 51% non pensa di sottoporvisi: per il 22% il costo è eccessivo, per il 29% non pensa ci sia alcuna necessità in proposito. Elevata (23%) la proporzione di chi non ha un’opinione definita in proposito.
- APP Immuni: calando il senso di minaccia, scende anche la disponibilità degli intervistati a scaricarla quando sarà finalmente pronta. Il 46% (-4 rispetto ad un mese fa) si dichiara tuttora molto o abbastanza propenso a scaricarla, il 33% (+6) poco o per nulla propenso.
- Soltanto un italiano su 3 pensa ad una vacanza di almeno una settimana, dato in calo rispetto al 40% stimato da Ipsos il mese scorso. A frenare pesano in parti uguali la paura dei rischi legati al contagio e la scarsa disponibilità economica o la paura di trovarsi a corto di soldi nei mesi a venire. Tra chi prevede di partire per una vacanza, il 44% pensa di alloggiare in una seconda casa o in casa di parenti o amici, il 30% affitterà un’abitazione o una stanza, il 28% andrà in albergo/pensione/agriturismo, l’8% in camping.