Diritto all’aborto in Italia: la maggioranza dei cittadini supporta l’interruzione volontaria di gravidanza legale

Diritto all'aborto: in Italia e nel mondo la maggioranza degli intervistati sostiene che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi.

L’ultimo sondaggio di Ipsos -condotto in 27 Paesi- ha indagato le opinioni dei cittadini in merito al diritto ad abortire, rivelando come -in media, a livello internazionale- la maggioranza degli intervistati (59%) sostiene che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi. Al contrario, la quota di rispondenti per la quale l’aborto dovrebbe essere illegale in tutti o nelle maggior parte dei casi è pari al 26%.

I risultati del sondaggio d’opinione Ipsos di quest’anno indicano un aumento del sostegno all’aborto in determinate situazioni e circostanze. Inoltre, tra i Paesi esaminati, il sostegno alla legalità dell’aborto è maggiore in Svezia, Francia, Belgio e Paesi Bassi e, al contrario, minore in Perù, India, Malesia e Colombia. Quali sono le opinioni degli italiani al riguardo?

Diritto ad abortire: in aumento il sostegno nei casi in cui la gravidanza minaccia la salute della donna, del bambino o di stupro

In media, a livello internazionale, il 59% degli intervistati sostiene che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi, il 26% che dovrebbe essere illegale e il 16% preferisce non esprimere la propria opinione. Le opinioni relative all’aborto variano ampiamente tra i 27 Paesi esaminati. Il sostegno all’aborto legale è maggiore in Svezia (86%) e minore in Perù (31%) e, allo stesso modo, l’idea che l’aborto dovrebbe essere illegale raggiunge il 49% in India e soltanto l’8% in Giappone e Francia.

Supporto all'aborto legale

Inoltre, i risultati del sondaggio d’opinione Ipsos di quest’anno indicano un aumento del sostegno all’aborto in determinate situazioni e circostanze.

In media, a livello internazionale, l’80% degli intervistati ritiene che l’aborto dovrebbe essere consentito se la gravidanza minaccia la vita o la salute della donna, il 76% se è il risultato di uno stupro e il 67% se il bambino rischia di nasce con gravi disabilità o problemi di salute.

Una netta maggioranza, pari al 62% dei rispondenti, afferma che l'aborto dovrebbe essere legale per qualsiasi donna nelle prime 6 settimane di gravidanza, il 45% per qualsiasi donna nelle prime 14 settimane, ma soltanto una minoranza -pari al 27%- sostiene che l’aborto dovrebbe essere legale per qualsiasi donna nelle prime 20 settimane.

Aborto in Italia, le opinioni degli italiani sull’interruzione volontaria di gravidanza

In Italia, il sondaggio d’opinione Ipsos registra delle percentuali superiori rispetto alla media internazionale, infatti, il 73% degli italiani sostiene la legalità dell’aborto e soltanto il 13% ritiene che l’aborto dovrebbe essere illegale. Il 14% non esprime la propria opinione.

Anche in Italia, si registra un aumento delle posizioni a favore dell’aborto in determinate situazioni e circostanze. Infatti, l’82% degli italiani afferma che l’interruzione volontaria di gravidanza dovrebbe essere consentita se quest’ultima minaccia la vita o la salute della donna, il 76% se è il risultato di uno stupro e il 74% se il bambino rischia di nascere con gravi disabilità o problemi di salute.

Infine, in merito alla durata di gravidanza, il 70% degli italiani afferma che l'aborto dovrebbe essere legale per qualsiasi donna nelle prime 6 settimane di gravidanza, il 53% per qualsiasi donna nelle prime 14 settimane e una percentuale minore, pari al 34%, per qualsiasi donna nelle prime 20 settimane.

Sostegno all’aborto legale: divario di genere ed età

In media, a livello internazionale, il sostegno allo status giuridico dell'aborto in tutti o nella maggior parte dei casi è leggermente più elevato tra le donne rispetto agli uomini, tra le persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni e tra chi possiede un'istruzione di livello universitario. Tuttavia, queste inclinazioni non si applicano in modo uniforme. Un'analisi Paese per Paese mostra che:

  • il divario di genere nel sentimento pro-choice è più marcato in Sud Africa, Argentina, Corea del Sud e Polonia (almeno 10 punti percentuali in più tra le donne rispetto agli uomini), ma è inesistente in Colombia, Malesia, Paesi Bassi e Giappone.
  • Il divario di età va anche in direzioni opposte a seconda del Paese. Gli anziani tendono ad essere molto più favorevoli alla legalità dell'aborto rispetto ai giovani adulti in Germania, Romania e Svezia. Tuttavia, ciò non si manifesta in Brasile, Malesia, Perù e Cile dove il sentimento pro-aborto è più alto tra gli under35.
Diritto all'aborto_divario di genere e di età

Aborto illegale, pareri divergenti sulle sanzioni

Se un aborto è stato praticato in una situazione in cui è illegale, a livello internazionale, una quota di rispondenti minore (32%) afferma che la donna che ha abortito dovrebbe essere penalizzata, rispetto a chi ha praticato l’aborto (44%) o a chi lo ha organizzato (42%). Gli italiani tendono ad essere ancora più duri, rispetto alla media internazionale, con chi ha praticato l’aborto (53%) e con chi l’ha organizzato (52%), mentre il 33% ritiene che la donna che ha abortito dovrebbe essere penalizzata.

In ultima analisi, in media a livello internazionale, la percentuale di donne che ritiene che le parti coinvolte in un aborto illegale dovrebbero incorrere in una sanzione è tra i 7 e i 9 punti inferiore alla percentuale degli uomini, indicando un notevole divario di genere sul fatto che coloro che ricorrono o praticano un aborto illegale debbano essere puniti.


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