Elezioni Regionali 2025 Puglia: sondaggio Ipsos Doxa, candidati e temi chiave

Elezioni Regionali Puglia 2025, al voto domenica 23 e lunedì 24 novembre. Le ultime intenzioni di voto, le preoccupazioni dei cittadini e le prospettive di affluenza pubblicate sul Corriere della Sera.

La Puglia si prepara a un importante appuntamento elettorale: il 23 e 24 novembre 2025 i cittadini saranno chiamati alle urne per le Elezioni Regionali. Si tratta di un momento cruciale per il futuro della regione, che vede confrontarsi diversi candidati e coalizioni su temi fondamentali come la sanità, l'occupazione e le infrastrutture.

Il nostro ultimo sondaggio Ipsos Doxa sulle intenzioni di voto in Puglia delinea uno scenario chiaro, con il candidato del centrosinistra Antonio Decaro in netto vantaggio. 

I principali candidati alla presidenza

La competizione vede quattro candidati principali per la guida della Regione:

  • Antonio Decaro: supportato dal "Campo largo", che unisce il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. È eurodeputato del Pd ed ex sindaco di Bari.
  • Luigi Lobuono: candidato per il centrodestra. È un imprenditore e si presenta come candidato civico, la cui candidatura è stata formalizzata a inizio ottobre.
  • Ada Donno: sostenuta dalla lista Puglia pacifista e popolare.
  • Sabino Mangano: in corsa per Alleanza civica per la Puglia.

Il sondaggio Ipsos Doxa: intenzioni di voto e partiti

Secondo l'ultima rilevazione Ipsos Doxa, il candidato del campo largo gode di un vantaggio molto significativo.

Intenzioni di voto ai candidati

Le stime vedono Antonio Decaro al 63,8% dei voti validi, quasi doppiando il suo principale avversario Luigi Lobuono, candidato del centrodestra, che si attesta al 33,1%. Gli altri due candidati, Donno e Mangano, assommano insieme al 3,1%. 

Questo dato suggerisce che Decaro potrebbe ottenere un risultato superiore a quello del Campo largo nel 2020, mentre Lobuono avrebbe un risultato inferiore al dato di Fitto, candidato del centrodestra alla scorsa tornata.

La forza dei partiti

Il dato dei partiti vede il Partito Democratico come prima lista in Puglia con il 23,5%, superiore al 2020 e anche a quello delle Politiche 2022. Seguono:

  • Nel Centrosinistra (Campo Largo):
    • Lista Decaro: 13,2%
    • Movimento 5 Stelle: 8,7% (in lieve calo sul 2020)
    • Due liste civiche per Decaro: circa 6% ciascuna.
    • Avs (Alleanza Verdi Sinistra): 5,6%

Si tratterà di capire se la candidatura dell’ex presidente Nichi Vendola porterà o meno ulteriore valore aggiunto.

  • Nel Centrodestra:
    • Fratelli d’Italia: 17,3% (più del 2020, ma sotto il risultato delle Politiche 2022)
    • Forza Italia: 9,6%.
    • Lega: 4,5% (in netto calo rispetto al 2020).
    • Le altre liste del centrodestra assommano a circa il 2%.

La percezione della vittoria

Il risultato appare ampiamente previsto dall'elettorato: il 56% dei pugliesi si aspetta una vittoria di Decaro. Questa previsione è trasversale: persino il 54% degli elettori di Lobuono ritiene che a vincere sarà l'avversario. 

I temi chiave per gli elettori pugliesi

Cosa preoccupa di più i cittadini della Puglia? Il nostro sondaggio evidenzia priorità chiare:

  1. Sanità: è il tema principale in assoluto, citato dal 58% degli intervistati. La preoccupazione è molto alta anche tra gli elettori di Decaro (64%).
  2. Occupazione: segue al secondo posto con il 44%, un tema particolarmente sentito dagli elettori dei candidati minori, indecisi e potenziali astensionisti.
  3. Infrastrutture e sicurezza: circa un quinto degli intervistati menziona anche trasporti, mobilità e infrastrutture, sicurezza, criminalità, lotta alla mafia.

Rischio affluenza e contesto politico

Una delle maggiori incognite di questa elezione è la partecipazione al voto.

  • Stima dell'affluenza: la partecipazione al voto vede il 39% degli intervistati sicuri di partecipare e il 17% probabili. La stima attuale, sulla base di queste indicazioni, si assesta al 43%.
  • Il rischio astensionismo: le stime attuali indicano il concreto rischio di un "crollo verticale" della partecipazione, potenzialmente 13 punti in meno del 2020 (quando si votò anche per il referendum sulla riduzione dei parlamentari), e 8 punti in meno delle Regionali 2015.
  • Giudizio sull'amministrazione uscente: L'operato del presidente uscente Michele Emiliano divide l'elettorato: il 49% esprime una valutazione positiva, mentre un robusto 45% dà un giudizio negativo. Le valutazioni naturalmente si polarizzano (positive per due terzi degli elettori di Decaro, negative per circa tre quarti degli elettori di Lobuono), ma manifestano anche una relativa trasversalità: un terzo degli elettori di centrosinistra critica l’amministrazione uscente, un quarto degli elettori di centrodestra la valuta positivamente.

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