Estate Italia 2023: un italiano su due userà la quattordicesima anche per le vacanze
Il sondaggio Ipsos, condotto per Confesercenti, svela in che modo gli italiani hanno intenzione di utilizzare la quattordicesima in arrivo. Sul fronte dei consumi: vacanze, shopping e acquisto di altri prodotti.
Tra la seconda metà di giugno e la prima settimana di luglio circa 10 milioni di italiani riceveranno la quattordicesima mensilità dello stipendio – un'erogazione aggiuntiva rispetto alla consueta retribuzione che rientra nella RAL (Retribuzione Annua Lorda) applicata al dipendente – per un totale di circa 14 miliardi di euro.
Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto da Ipsos, stima che poco meno della metà (6,8 miliardi di euro) si tradurrà in nuovi consumi delle famiglie, mentre il resto sarà destinato al saldo di conti in sospeso, al pagamento di spese obbligate oppure sarà messo da parte in un'ottica di risparmio.
Sul fronte dei consumi, in che modo gli italiani hanno intenzione di utilizzare la quattordicesima in arrivo? In primo luogo, un italiano su due afferma di dedicare lo stipendio extra alle vacanze estive e a seguire il 25% menziona lo shopping in vista dei saldi e il 18% indica l'acquisto di altri prodotti.
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Quattordicesima in arrivo, il 50% degli italiani la userà anche per le vacanze
Ai consumi, complessivamente, saranno destinati quasi 6,8 miliardi di euro della quattordicesima. Una spinta considerevole, che si riverserà soprattutto sul turismo: tra gli utilizzi più indicati in assoluto per la quattordicesima c’è la voce vacanze, scelta dal 51% degli intervistati e per la quale Confesercenti stima verranno usati 3,7 miliardi di euro.
Segue, al 25%, l’intenzione di investire la quattordicesima nello shopping durante i saldi estivi (per circa 1,8 miliardi di euro), mentre un ulteriore 18% indica che la impiegherà per l’acquisto di altri prodotti (1,3 miliardi).
Saldare conti in sospeso e le spese obbligate
Una buona parte delle restanti risorse – circa 4,7 miliardi di euro – verrà impiegata per saldare conti in sospeso o pagare spese obbligate. Dal sondaggio Ipsos, condotto per Confesercenti, emerge come il 21% dichiara di usare almeno una parte della quattordicesima per pagare debiti (per un totale di circa 1,5 miliardi di euro) e il 15% per pagare mutui e finanziamenti (poco più di 1 miliardo di euro), voce di spesa aumentata nell’ultimo anno per via dell’aumento dei tassi di interesse.
Un ulteriore 15% degli intervistati, invece, investirà parte delle risorse in più per pagare centri estivi o vacanze studio per i figli (1.106 milioni di euro circa), mentre il 14% sceglierà spese legate alla sanità o alla salute (1.018,7 milioni di euro).
Risparmio e investimenti
Secondo le stime Confesercenti circa 1,5 miliardi di euro andranno nel risparmio, fortemente eroso da questi mesi di alta inflazione. Il desiderio di impiegare parte, o tutta la quattordicesima, per incrementare le proprie riserve è indicato soltanto dal 21% degli intervistati, mentre il 12% indica anche fini di investimento, cui saranno riservati oltre 870 milioni di euro.