Giornata Internazionale della Donna 2021: parità di genere e gender pay gap
L'indagine condotta da Ipsos per WeWorld Onlus restituisce una fotografia della situazione economica delle donne italiane durante il Coronavirus. Il sondaggio annuale globale ha indagato la percezione della parità di genere nella società post-Covid e il gender pay gap.
In Italia, 1 donna su 2 ha visto peggiorare la propria situazione economica a causa del Coronavirus e 1 lavoratrice su 2 ha paura di perdere il proprio posto di lavoro. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’indagine Ipsos condotta per WeWorld Onlus.
L’effetto del Coronavirus sulla condizione femminile si è sommato a numerose criticità che già ostacolavano l’inclusione economica delle donne e la loro possibilità di essere autonome, far progetti e reinvestire su se stesse e sulle proprie famiglie.
Covid Italia oggi: qual è la situazione economica delle donne?
I principali risultati dell'indagine Ipsos:
- 5 donne su 10 dichiarano una diminuzione delle proprie entrate economiche;
- 5 donne su 10 si considerano più instabili economicamente;
- più di 4 donne su 10 dipendono economicamente dalla famiglia o dal partner in misura maggiore rispetto al passato;
- 5 donne su 10 sostengono che le risorse della propria famiglia sono state scarse o insufficienti negli ultimi 12 mesi;
- 4 donne su 10 denunciano difficoltà economiche della famiglia a sostenere una spesa imprevista, più di 2 donne su 10 una spesa importante, le spese dentistiche e pagare le bollette;
- 5 donne lavoratrici su 10 dichiarano di temere la perdita del lavoro.
Chi sono le principali vittime economiche della pandemia?
- Le donne con figli e senza lavoro;
- le disoccupate con figli che rinunciano in misura maggiore di quelle senza figli a cercare lavoro e soffrono più delle altre di una perdita di autostima;
- le giovani donne che segnalano un maggiore impatto negativo della pandemia sulla propria salute mentale.
Per maggiori informazioni, leggi il report di WeWorld.
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Giornata Internazionale della Donna: lo studio globale di Ipsos
Dopo aver approfondito - lo scorso anno - il tema della parità di genere sul luogo di lavoro, quest'anno il sondaggio condotto da Ipsos - in collaborazione con il Global Institute for Women's Leadership del King's College di Londra – in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2021 ha indagato ulteriori aspetti, come la percezione della parità di genere nella società post-Covid e il gender pay gap.
Leggi il Report completo del 2020.
Coronavirus e parità di genere
A livello globale, il 52% dei cittadini dichiara che la parità di genere non subirà variazioni e resterà uguale ai livelli registrati prima della pandemia.
- L’Italia è il Paese più pessimista: più della metà dei cittadini (58%) ritiene che l'uguaglianza di genere tra uomini e donne sarà uguale ai livelli pre-pandemici, ma soprattutto l’11% ritiene che peggiorerà e soltanto il 3% ritiene che la parità di genere migliorerà nei prossimi anni.
A livello globale, pratiche di lavoro più flessibili e sostegno alle donne contro la violenza e gli abusi sono le attività fondamentali da implementare al fine di garantire che il programma di ripresa post-Coronavirus affronti le questioni che riguardano le donne.
- In Italia, le priorità sono: pratiche di lavoro più flessibili, come il lavoro da casa e/o il lavoro part-time (39%), investimenti in politiche del lavoro (37%) e un migliore accesso ai servizi sanitari (32%).
Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze rientra anche tra i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030. Leggi di più su la Parità di genere Agenda 2030.
Coronavirus e Gender Pay Gap
A livello globale, il 42% degli intervistati ritiene che colmare il divario retributivo di genere sia importante, ma non dovrebbe essere una priorità in questo momento rispetto al 36% che, invece, ritiene debba essere una priorità nel proprio Paese. Le donne hanno molte più probabilità di affermare che dovrebbe essere una priorità in questo momento (41%) rispetto al 31% degli uomini.
- In Italia, il 44% dei cittadini ritiene che il gender pay gap sia una questione importante da risolvere in questo momento, contro il 37% che comprende l’importanza del fenomeno ma non lo inserisce tra le priorità del momento. Più della metà delle donne italiane (52%) ritiene che colmare il divario retributivo di genere sia un problema da affrontare subito, contro soltanto il 35% degli uomini.
Dai risultati del sondaggio emerge anche un sostegno a favore di una maggiore trasparenza sulle retribuzioni. A livello globale, più della metà degli intervistati (56%) ritiene sia giusto sapere la retribuzione degli altri colleghi che svolgono lo stesso lavoro. Ciò è leggermente più appoggiato dalle donne (58%) che dagli uomini (54%).
- Anche il 60% dei cittadini italiani vorrebbe una maggiore trasparenza sulle retribuzioni, in particolare ciò è condiviso dal 61% delle donne e dal 58% degli uomini.
Genere, lavoro e retribuzione
Il sondaggio globale di Ipsos indagato anche le percezioni relative al genere, il lavoro svolto e la relativa retribuzione. A livello globale, professioni di assistenza - assistenza all'infanzia, agli anziani e alle persone disabili, assistenza infermieristica, etc... - sono considerate come lavori svolti prevalentemente da donne e anche sottopagati. Al contrario, lavori rientranti nel settore politico e finanziario sono percepiti come eseguiti prevalentemente da uomini e anche retribuiti più del dovuto.