Guerra in Medio Oriente, un anno dopo: il sondaggio ISPI-Ipsos

A un anno di distanza, cosa ne pensano e quanto sono preoccupati gli italiani del conflitto in Medio Oriente? A rilevarlo è l'ultimo sondaggio ISPI-Ipsos, condotto nell'ambito dell'Osservatorio "ItaliaInsight – Gli italiani e la politica internazionale".

A un anno dagli attacchi di Hamas che hanno scatenato la violenta risposta militare di Israele nella Striscia di Gaza, il conflitto continua a espandersi senza una fine in vista. Nelle ultime settimane, gli scontri si sono sposati verso il Libano, con l'invasione israeliana e l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele che rappresentano ulteriori, pericolose escalation.

Cosa pensano gli italiani di questo conflitto e quanto sono preoccupati? Su chi ricadono le maggiori responsabilità? E cosa sperano accada dopo un auspicato cessate il fuoco?

A rilevarlo è l'ultimo sondaggio Ipsos, condotto per ISPI, nell'ambito dell'Osservatorio "ItaliaInsight – Gli italiani e la politica internazionale", un monitoraggio delle opinioni degli italiani riguardo i grandi eventi e trend della politica internazionale e del ruolo dell'Italia nel mondo.


Vuoi rimanere aggiornato con tutte le ultime novità e pubblicazioni provenienti dal team Ipsos in Italia e dal mondo? Iscriviti ora alla nostra Newsletter!


Gli italiani preoccupati per l'escalation del conflitto in Medio Oriente

Più di tre italiani su quattro (77%) si dichiarano preoccupati che il conflitto in Medio Oriente possa subire un'escalation sia di violenza, sia nel numero degli attori coinvolti. Solo una minima parte (meno del 3%) si dice per nulla preoccupata, confermando i timori generati dal conflitto.

Questi timori emergono anche dalle risposte a un'altra domanda. Quando a febbraio scorso è stato chiesto agli italiani quali fossero le due più gravi minacce a livello globale, il 46% aveva già indicato "le guerre". Oggi questa minaccia cresce ancora, raggiungendo il 54% degli intervistati.

guerra-medio-oriente-israele-hamas-preoccupazione

 

Israele e il governo Netanyahu ritenuti i principali responsabili del conflitto

Nonostante l'incertezza (oltre un terzo degli intervistati dichiara di non sapere come rispondere), gli italiani sembrano ritenere che siano Israele nel suo complesso e soprattutto l'attuale governo Netanyahu ad avere le maggiori responsabilità sia su Gaza (35% sommando entrambe le opzioni), sia sul Libano (32%). Riguardo la situazione a Gaza, Hamas è invece ritenuto responsabile dal 15% degli intervistati, mentre Hezbollah è considerato il principale responsabile dell'estensione della guerra al Libano dal 17% degli intervistati.

Le risposte evidenziano che, rispetto alla guerra a Gaza e in Libano, le responsabilità gravano non tanto sul contesto, quanto su attori specifici: il governo Netanyahu da un lato (indicato da quasi i due terzi degli italiani che individuano in Israele la principale responsabilità dell'odierna situazione), e Hamas/Hezbollah dall'altro (indicate in oltre il 70% delle risposte che invece "scagionano" Israele).

In un contesto in cui prevale spesso l'incertezza, ben quattro italiani su dieci sono tuttavia convinti che Israele avrebbe dovuto cercare un compromesso con Hezbollah. Molto inferiori sono le preferenze per l'opzione di colpire Hezbollah a distanza o, addirittura, di invadere il sud del Libano (cosa poi avvenuta subito dopo la realizzazione di questo sondaggio). Si tratta dunque di un giudizio implicito, piuttosto netto e negativo, sulla scelta di Israele di dare avvio alle operazioni di terra in Libano.

Anche il giudizio degli italiani su quanto successo a Gaza nell'ultimo anno appare piuttosto netto. Un italiano su due (49%), infatti, ritiene che la reazione di Israele sia stata sproporzionata rispetto al suo diritto di difesa, mentre solo poco più di un italiano su cinque (21%) ritiene che si sia trattato di una comprensibile reazione dopo l'attacco di Hamas di un anno fa.

guerra-medio-oriente-israele-hamas-responsabilità

 

Le Nazioni Unite il principale attore per gestire il post-conflitto a Gaza secondo gli italiani

Guardando al futuro, circa un italiano su tre ritiene che per gestire la transizione e la fase post-conflitto a Gaza dovrebbero intervenire direttamente le Nazioni Unite. È interessante notare come gli italiani ripongano ancora, almeno in parte, fiducia nell'organizzazione.

L'idea di un'operazione di peacekeeping e gestione dei conflitti guidata dall'Unione Europea convince invece solo il 7% degli intervistati (percentuale simile a quella di un'eventuale operazione a guida USA). Infine, il 18% degli intervistati pensa che questo ruolo debba essere svolto dai Paesi della regione mediorientale.

guerra-medio-oriente-israele-hamas-nazioni-unite

 

Gli italiani vogliono che l'Italia svolga un ruolo di mediazione nel conflitto in Medio Oriente

Gli italiani sembrano avere le idee chiare sul ruolo che l'Italia dovrebbe svolgere nel conflitto in Medio Oriente: sette su dieci pensano che il nostro Paese dovrebbe impegnarsi per mediare tra le parti in conflitto, anche per contenere ulteriori escalation. Solo una minoranza ritiene che l'Italia dovrebbe schierarsi apertamente con una delle parti, ovvero Israele (5%) o la causa palestinese (8%). L'8% degli intervistati pensa invece che l'Italia dovrebbe condannare Hamas, ma comunque supportare i palestinesi.

La maggioranza degli italiani (54%) è dell'opinione che Roma dovrebbe riconoscere lo Stato di Palestina, anche se circa la metà di loro crede che ciò debba avvenire solo al termine del conflitto in corso. Gli italiani che si dichiarano completamente contrari a uno Stato palestinese rappresentano una minoranza (7%). È significativo, tuttavia, che circa quattro italiani su dieci preferiscano non esprimere un giudizio, a dimostrazione della complessità della questione palestinese.

Al termine di questo anno di guerra, gli italiani appaiono divisi riguardo all'imparzialità dell'informazione sul conflitto Israele-Hamas. Quasi la metà (46%) pensa che sia stata troppo sbilanciata a favore di Israele. Per il 39% l'informazione è stata invece neutrale e oggettiva, fornendo un quadro bilanciato e imparziale degli eventi. Solo il 16% ritiene che lo sbilanciamento sia stato a favore di Hamas.

guerra-medio-oriente-israele-hamas-italia

Società