La presidenza Trump: opinioni, percezioni e preoccupazioni degli italiani

Le valutazioni degli elettori italiani su Donald Trump rivelano un prevalente atteggiamento di diffidenza: il 52% degli intervistati esprime un giudizio sfavorevole verso la nuova presidenza.

I primi giorni della presidenza Trump sono stati ricchi di azioni e cambiamenti. Dalle decisioni interne (con critiche alle politiche sociali e migratorie), alla strategia commerciale (includendo tariffe e proposte audaci), fino agli scenari internazionali che sembrano suggerire un ritorno alla politica delle sfere di influenza, in cui le grandi potenze dominano aree specifiche del pianeta.

Se portato avanti, questo approccio potrebbe delineare un profondo cambiamento dell’ordine mondiale e un ridefinirsi degli equilibri internazionali, coinvolgendo direttamente anche l'Europa. Il vecchio continente si trova così costretto a riconsiderare le proprie politiche economiche, commerciali e di difesa, e a rivedere il proprio ruolo nel contesto globale.

In sintesi, da quanto osservato finora, la presidenza Trump sembra adottare un approccio "disruptive", per usare un termine caro al marketing (e appropriato al principale collaboratore del Presidente, Elon Musk). Resta da vedere se questo approccio si tradurrà in azioni concrete, con tutte le relative conseguenze, o se sia solo un modo per aumentare la posta in gioco e passare poi a trattative più vantaggiose per gli Stati Uniti.

Ma quali sono le principali opinioni degli italiani sulla presidenza Trump? E quali le preoccupazioni? Scopriamo di più attraverso l'analisi dettagliata di Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, presentata sul Corriere della Sera.


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L'opinione pubblica italiana su Trump

Le valutazioni degli elettori italiani su Donald Trump rivelano un prevalente atteggiamento di diffidenza. La maggior parte dei nostri connazionali, infatti, esprime un giudizio sfavorevole verso la nuova presidenza (52%), mentre solo una minoranza (28%) la valuta positivamente

Si nota una chiara divisione basata sull'orientamento politico: gli elettori dei partiti di maggioranza tendono ad apprezzare Trump con percentuali oltre il 50% (sebbene circa un terzo di essi esprima opinioni negative), mentre gli elettori dell'opposizione sono più decisi nel loro giudizio negativo, seppur con alcune sfumature. 

Gli elettori del PD, ad esempio, sono particolarmente critici, con l'87% che condanna Trump, mentre gli elettori del Movimento 5 Stelle sono meno categorici, con quasi un quarto che esprime apprezzamento.

Preoccupazioni sugli effetti della presidenza Trump

In linea con l'opinione generale, anche su aspetti specifici emergono forti dubbi riguardo agli esiti della nuova Presidenza. In primo luogo, il 58% degli intervistati ritiene che l'economia mondiale e gli scambi commerciali non trarranno benefici. Inoltre, solo il 21% crede che la sicurezza globale migliorerà, contro il 57% che ne dubita. Per quanto riguarda le relazioni tra UE e Stati Uniti, prevale nettamente chi non prevede miglioramenti (57%), contro il 22% che si mostra ottimista

Similmente, la maggioranza è critica riguardo al miglioramento dei rapporti tra gli USA e le potenze non occidentali (Russia, Cina, India, Brasile) e anche sui possibili cambiamenti positivi dell'economia italiana e dei suoi scambi con gli Stati Uniti. Solo sul tema della risoluzione dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, le perplessità, pur rimanendo prevalenti, scendono sotto il 50%: il 44% dubita che Trump avrà successo in questo ambito, mentre quasi un terzo crede che si potranno vedere risultati concreti.

L'impatto di Trump sull'Unione Europea e le politiche globali

Per quanto concerne la questione europea e la supposizione che la presidenza Trump punti a minare la coesione dell'UE favorendo una crescita del peso dei singoli stati, il 43% degli intervistati condivide questa visione, mentre il 30% la respinge. Questa previsione trova ampio consenso tra i sostenitori dei partiti di maggioranza e, in misura minore, anche tra gli elettori del PD e dei gruppi minori di opposizione. Gli elettori del Movimento 5 Stelle, invece, appaiono divisi su questo punto. È plausibile ipotizzare che per gli elettori dell’area di governo questa prospettiva sia vista positivamente, mentre potrebbe essere percepita come un problema dagli elettori dell'opposizione, in particolare dal PD e dalle forze politiche minori.

Gli orientamenti di Trump, e forse in modo ancora più evidente quelle di Elon Musk, sembrano propendere verso posizioni sovraniste, scettiche nei confronti delle politiche ambientali, restrittive sull'immigrazione e contrarie alle misure di inclusione sociale. Questa percezione è condivisa anche dalla maggioranza degli italiani intervistati (51%), contro il 22% che al contrario non crede che siano questi gli obiettivi del nuovo presidente. Questa opinione predomina in modo significativo in tutti gli schieramenti politici, con una leggera minor convinzione tra gli elettori del PD, sebbene anche in questo gruppo la maggioranza si dichiari d'accordo con tale ipotesi.

In sintesi, è chiaro che ci troviamo di fronte a un momento decisivo che rimodellerà gli equilibri mondiali. L'elettorato italiano tende a prevedere un peggioramento generale, temendo che le politiche di Trump possano influenzare negativamente anche l'economia nazionale. Aspettiamo di capire se e quanto gli atteggiamenti ‘trattativisti’ attenueranno i rischi percepiti, confidando almeno in qualche passo avanti nei processi di pace.

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