La violenza vista dagli adolescenti in Italia, l'indagine Ipsos per ActionAid
Quattro giovani italiani su cinque ritengono che una donna possa sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole, ma uno su cinque crede che le ragazze possano contribuire a provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento eccessivamente provocante.
I ragazzi e le ragazzi adolescenti in Italia sono concordi su chi commette atti di violenza nel nostro Paese: i ragazzi maschi, soprattutto se in gruppo, e gli uomini adulti che è possibile incrociare anche fuori da scuola.

È quanto emerge dall’indagine “I giovani e la violenza tra pari”, condotta da Ipsos per ActionAid su un campione rappresentativo di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni. La ricerca ha fotografato le opinioni degli adolescenti su cosa pensano sia violenza, come reagiscono e si difendono, quanto influiscono stereotipi di genere e pregiudizi sul loro vissuto.
Non c’è accordo generale su quali comportamenti siano violenti e quali no, a riprova che esiste un forte gap di percezione rispetto a dove si annida la violenza e le conseguenze che ne derivano.
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Perché si diventa oggetto di violenza?
La ricerca Ipsos, realizzata con il supporto dell’IBISG -Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, illustra i principali motivi per cui si diventa oggetto di violenza secondo gli adolescenti italiani. Al primo posto sono indicate le caratteristiche fisiche (50%), seguite dall’orientamento sessuale (40%) e dall’appartenenza di genere (36%).

Il primo danno indicato dal 27% degli intervistati, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%).
Inoltre, non sempre i ragazzi e le ragazze che subiscono una qualche forma di violenza poi la denunciano. Il motivo principale è la vergogna nel raccontarlo al mondo adulto, seguita dalla paura a dirlo e l’inutilità della denuncia, il timore di ulteriori minacce da parte dell’aggressore.

Cosa è violenza?
La maggioranza dei giovani (80%) considera violenza toccare le parti intime di qualcuno senza il loro consenso, mentre uno su cinque non riconosce questa violenza. A seguire, in particolar modo i giovani ragazzi, considerano violenza picchiare qualcuno, comportamento che registra il 79% dei consensi. Al terzo posto, con il 78%, fare foto/video in situazioni intime e diffonderle ad altre persone, soprattutto per le ragazze con l’84% delle citazioni.
Chi subisce le diverse forme di violenza?
Sono le ragazze, più dei ragazzi, a vivere con maggior frequenza atti di violenza tra pari, in qualsiasi forma essa si manifesti. Infatti, molto più spesso dei coetanei assistono a: gossip, prese in giro, insulti, scherzi, esclusione di persone dai gruppi, a situazioni in cui le parti intime di una persona vengono toccate senza il suo consenso, alla diffusione non consensuale di foto e video di situazioni intime.
Inoltre, le ragazze rischiano più spesso di ricevere molestie verbali mentre camminano per strada, di essere toccate nelle parti intime, di essere vittime di scherzi o commenti a sfondo sessuale e della diffusione di foto/video che le ritraggono in situazioni intime. I ragazzi, invece, rischiano principalmente di essere picchiati e le persone transgender/fluide/non binarie di venire insultate.
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