Covid, terza dose di vaccino: la maggioranza degli intervistati riceverebbe una dose di richiamo
Il nuovo sondaggio Ipsos, condotto in collaborazione con il World Economic Forum, ha indagato le opinioni delle persone in merito alle possibili dosi di richiamo del vaccino contro il Covid-19.
Il nuovo sondaggio Ipsos - condotto in collaborazione con il World Economic Forum - ha rivelato che, in tutti i 13 Paesi esaminati, la maggioranza degli adulti che hanno completato il ciclo vaccinale riceverebbe una terza dose di vaccino Covid se fosse disponibile. Tuttavia, per la maggioranza degli intervistati la priorità dovrebbe essere quella di somministrare le prime dosi di vaccino a coloro che non le hanno ancora ricevute. Infine, l'aspettativa più diffusa è che sarà necessario ricevere una dose di richiamo del vaccino almeno una volta l'anno per mantenere la protezione contro il Covid-19.
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Terza dose vaccino Covid, la maggioranza degli adulti è intenzionata a riceverla
In tutti i Paesi esaminati, la maggioranza degli adulti che hanno già ricevuto due dosi di un vaccino Covid afferma che farebbe una dose di richiamo se ad oggi fosse disponibile per la propria categoria. L'intenzione di ricevere una terza dose di vaccino Covid è maggiore in Brasile (96%), Messico (93%) e Cina (90%). A seguire:
- Australia (82%), Regno Unito (82%) e Stati Uniti (81%);
- Canada (77%), Spagna (73%), Giappone (72%), Francia (70%) e Germania (70%);
- Italia (66%) e Russia (62%).
Sebbene vari ampiamente tra i Paesi, l'intenzione di ricevere una dose di richiamo del vaccino Covid tra chi ha completato il ciclo vaccinale non differisce in modo significativo in base al sesso in nessuno dei 13 Paesi. Tuttavia, in diversi Paesi, è notevolmente più alto tra le persone di età compresa tra i 55 e i 74 anni in diversi Paesi. Questo è specialmente il caso di Canada, Francia, Germania e Regno Unito.
In tutti i Paesi intervistati, tranne la Russia, è più probabile che gli adulti completamente vaccinati non siano d'accordo con la seguente affermazione: "Una volta che i tassi del Covid-19 si abbasseranno e il mio Paese ritornerà alla vita pre-Covid, non è necessario ricevere una dose di richiama del vaccino Covid".
- Il livello di accordo varia dal 16% in Messico e dal 17% in Australia al 37% in Italia e al 51% in Russia.
In diversi Paesi, i giovani hanno una probabilità significativamente maggiore rispetto agli anziani di concordare sul fatto che i vaccini di richiamo non saranno necessari quando l'incidenza di Covid-19 si sarà attenuata e la vita sarà tornata alla normalità.
- Questo è molto più evidente in Australia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti.
- Inoltre, in Spagna e negli Stati Uniti, è più probabile che gli uomini condividano questo punto di vista rispetto alle donne.
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Dose di richiamo Vaccino Covid, l'aspettativa è che sarà necessaria almeno una volta all'anno
La maggioranza dei cittadini intervistati in 12 dei 13 Paesi concorda sul fatto che saranno necessarie vaccinazioni di richiamo almeno ogni anno per mantenere la protezione contro il Covid-19.
- L'aspettativa che le dosi di richiamo saranno necessarie almeno una volta all'anno è più alta in Messico (85%), Brasile (83%) e Regno Unito (77%) e più bassa in Russia (43%).
- Il livello di accordo sul fatto che le dosi di richiamo del vaccino Covid saranno necessarie almeno ogni anno aumenta con l'età. In Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia e Regno Unito, è di almeno 10 punti percentuali più alto tra le persone di età compresa tra 55 e 74 anni rispetto agli under 35 e alle persone che rientrano nella fascia di età tra i 35 e 54 anni. Mentre, a livello di genere, le donne in in Brasile, Messico e Regno Unito mostrano livelli di accordo più alti rispetto agli uomini.
Vaccino Covid, somministrare le prime dosi rimane la priorità
La maggioranza degli adulti in tutti i Paesi esaminati (dall'83% in Cina e Giappone al 56% in Francia) concorda sul fatto che la priorità dovrebbe essere quella di somministrare le prime dosi di vaccino Covid a coloro intenzionati a vaccinarsi e che ancora non le hanno ricevute. Non più di un quarto in nessuno dei 13 Paesi – e solo uno su dieci in alcuni di essi – non è d'accordo.
- Sebbene l'accordo a rendere le prime dosi del vaccino Covid una priorità rispetto alla disponibilità di ricevere dosi di richiamo varia di intensità da un Paese all'altro, tende ad essere molto coerente tra i gruppi di età e le linee di genere all'interno di ciascun paese. Fanno eccezione Francia e Stati Uniti, dove l'accordo è maggiore tra gli uomini rispetto alle donne.
Per maggiori informazioni leggi anche l'articolo sul sito del World Economic Forum: "Would you get a COVID-19 booster shot if offered?"