Russia-Ucraina, le ultime news e sondaggi: opinioni degli italiani
Guerra in Ucraina oggi, le ultime news: la percezione del conflitto nel nostro Paese è molto cambiata dopo due anni di guerra, cosa emerge dal sondaggio Ipsos realizzato per ISPI?
A due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, gli italiani e le italiane hanno sempre meno certezze sull’andamento della guerra e sulle sue possibili soluzioni.
Guardando all’intero scenario internazionale, le persone in Italia sentono di vivere in un mondo più insicuro e frammentato, in cui guerre e crisi economiche sono minacce ormai costanti per il mondo e per il nostro Paese.
Questa è, in sintesi, la fotografia che emerge dal nuovo sondaggio Ipsos realizzato per ISPI.
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Due anni di guerra in Ucraina: cosa pensano le persone in Italia?
La maggioranza dell’opinione pubblica italiana, pari al 69%, pensa che nessuno, tra Russia e Ucraina, stia attualmente prevalendo nel conflitto in corso. Allo stesso tempo, la crescente consapevolezza delle difficoltà dell’esercito ucraino si traducono in una percentuale risicata per la vittoria di Kiev, data come meno probabile rispetto a quella di Mosca (7% contro il 23%).
Circa una persona su due ritiene che l’Ucraina dovrebbe accettare un negoziato a fronte di un’offerta russa di un ritiro, anche parziale, dai territori occupati. Dall’altro lato, gli italiani sostengono che l’Ucraina dovrebbe accettare di negoziare anche a condizioni nettamente meno favorevoli. Soltanto il 6% ritiene che, invece, non dovrebbe accettare un negoziato di pace in nessun caso.
Gli italiani restano nettamente favorevoli quando si tratta di inviare aiuti umanitari all’Ucraina (74%) o di accogliere i profughi in fuga dal conflitto (68%). Pur rimanendo maggioritario, il sostegno comincia a diminuire quando si passa agli aiuti finanziari diretti nei confronti del governo ucraino (55%) e alle sanzioni contro la Russia (52%).
Chiara opposizione, invece, all’invio di armi a Kiev: circa un terzo degli italiani (32%) si dice favorevole, ma ben cinque su dieci che si pronunciano in maniera contraria.
Sull’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, l’opinione pubblica è spaccata su tre posizioni praticamente identiche, tra chi si dice favorevole (34%), chi contrario (32%) e chi si dichiara incerto (34%). Posizioni molto diverse da quelle espresse soltanto un anno fa: in quell’occasione il 67% si dichiarava tendenzialmente favorevole all’ingresso dell’Ucraina.
Per saperne di più, leggi l'articolo pubblicato da ISPI.
Guerra Russia-Ucraina: scopri tutti i monitoraggi Ipsos
Fin dall'inizio del conflitto russo-ucraino, il team Public Affairs di Ipsos ha avviato un monitoraggio con l'obiettivo, per l'appunto, di monitorare nel tempo il sentiment dell'opinione pubblica relativamente alle ultime notizie della guerra Russia-Ucraina, rivelando le principali opinioni, sentimenti e preoccupazioni degli italiani.
Il 25° monitoraggio Ipsos rivela un aumento del livello di preoccupazione degli italiani e della paura relativa a un’escalation del conflitto, più del 40% teme che non resterà limitato a Russia e Ucraina. Di contro, la paura dell’utilizzo di armi nucleari nel conflitto continua a calare, con il 50% ritiene improbabile l’utilizzo dell’atomica.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 22/03/2023
Nel 24° monitoraggio Ipsos notiamo un aumento delle preoccupazioni relative al conflitto in generale, alla possibilità di coinvolgimento anche di altri Paesi e all'utilizzo del nucleare. La metà degli italiani non prende le parti né della Russia né dell'Ucraina e diminuiscono i sostenitori delle sanzioni alla Russia.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 13/10/2022
Il 23° monitoraggio Ipsos rivela un aumento delle preoccupazioni relative al conflitto in generale, alla possibilità di coinvolgimento anche di altri Paesi, all'utilizzo del nucleare e alle conseguenze belliche. In crescita anche quanti non prendono le parti né della Russia né dell'Ucraina e i sostenitori delle sanzioni alla Russia.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 07/10/2022
A sette mesi dall'inizio della guerra, il 22° monitoraggio Ipsos rivela che quasi un italiano su due non prende le parti né della Russia né dell'Ucraina: il sostegno a Kyiv rimane sotto il 50%, allo stesso livello di quanti assumono posizioni «equidistanti». Si riduce a 5 punti il divario tra favorevoli e contrari alle sanzioni imposte alla Russia e, inoltre, meno di un rispondente su cinque ritiene che le sanzioni applicate riescano effettivamente a indebolire la Russia.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 15/09/2022
Oltre 150 giorni dopo l'inizio del conflitto, diminuiscono i timori per una possibile estensione della guerra oltre i confini attuali e per una possibile minaccia atomica. Nel 21° monitoraggio Ipsos, inoltre, più di un terzo degli intervistati crede che in qualche modo la Nato costituisca una minaccia per la Russia, ma la maggioranza concorda che l’invasione è ingiustificata.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 29/07/2022
Nel 20° monitoraggio Ipsos risulta in leggero aumento il divario tra favorevoli e contrari alle sanzioni imposte alla Russia -che rimane però molto ridotto (4 punti)- mentre uno su cinque non si esprime.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 22/07/2022
Il sostegno all’Ucraina rimane sotto il 50%, meno di un italiano su due supporta Kyiv e oltre 4 su dieci non si schierano. Nel 19° monitoraggio Ipsos si riduce a 2 punti il divario tra favorevoli e contrari alle sanzioni imposte alla Russia, mentre uno su cinque non si esprime.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 15/07/2022
Nel 18° monitoraggio Ipsos si registra un clima di incertezza sulle ipotesi di evoluzione del conflitto: un italiano su tre prevede che le ostilità non cesseranno prima dell’estate 2023, ma diminuiscono i timori inziali sia relativi a un’escalation globale del conflitto sia in merito al ricorso alle armi atomiche.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 08/07/2022
Il 17° monitoraggio Ipsos mostra divisione assoluta sulla priorità al momento: un terzo propende per la fine immediata delle ostilità a qualsiasi costo, anche di gravi perdite territoriali per l'Ucraina, e un altro terzo è invece per la linea del pugno duro con Mosca, anche rischiando di far durare a lungo le ostilità.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 01/07/2022
Il 16° monitoraggio Ipsos registra un leggero calo il sostegno all’Ucraina: meno di un italiano su due supporta Kyiv, ma oltre il 40% non si schiera. Se è minima la parte di italiani che rivela di parteggiare per la Russia (8%), esiste la percezione che siano quasi tre volte tanto quelli che stanno con Mosca (20%).
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 24/06/2022
A quasi 4 mesi dall’inizio dell’invasione russa, continuano a prevalere le sensazioni negative: si allontana l'orizzonte di fine della guerra e aumentano sempre di più le preoccupazioni per le conseguenze economiche. Nel 15° monitoraggio Ipsos ritorna a crescere sia il sostegno all'Ucraina, sia l'accordo con le sanzioni imposte alla Russia.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 17/06/2022
Nel 14° monitoraggio Ipsos si riduce sempre di più il timore per un’estensione del conflitto su scala mondiale e del ricorso alle armi nucleari. Al contempo, diminuisce anche la quota di chi teme un possibile coinvolgimento del nostro esercito nel conflitto, mentre rimane maggioritaria la preoccupazione per le conseguenze economiche.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 10/06/2022
A 100 giorno dall'inizio del conflitto, le opinioni degli italiani non mutano. Dal 13° monitoraggio Ipsos emerge come siano sempre sensazioni negative (incertezza, rabbia e tristezza) a predominare tra gli intervistati, registrando anche un aumento delle preoccupazioni dovute alle conseguenze economiche.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 03/06/2022
Gli italiani manifestano minor timori per il possibile coinvolgimento del nostro esercito nel conflitto, ma il 12° monitoraggio Ipsos sottolinea come continuino ad aumentare le preoccupazioni per le conseguenze economiche della guerra, di pari passo con il perdurare dell'inflazione e della crisi energetica.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 27/05/2022
L'11° monitoraggio Ipsos rivela che soltanto pochi italiani sperano che il conflitto terminerà tra alcune settimane: quasi uno su due prevede che le ostilità si protrarranno ancora per diversi mesi e uno su quattro per almeno un altro anno.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 20/05/2022
Nel decimo monitoraggio Ipsos l'apprensione degli intervistati per il conflitto rimane molto alta: per il 33% la guerra si estenderà ad altri Paesi della regione, ma soltanto per il 14% si espanderà al resto del mondo. Il perdurare dell’inflazione e della crisi energetica, fa sì che aumentino i timori legati alle conseguenze economiche della guerra (50%) e torna a risalire il grado di accordo con le sanzioni imposte alla Russia (52%).
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 13/05/2022
Dopo le rassicurazioni di Lavrov, il nono monitoraggio Ipsos registra una diminuzione di quanti temono il ricorso a ordigni nucleari. Inoltre, l’aumento delle tensioni fa sì che si riduca a 10 punti lo scarto tra chi ha più paura per le conseguenze economiche (46%) che di quelle belliche (36%). All’annuncio del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, è la metà degli italiani a dirsi favorevole, però oltre un terzo (35%) si oppone.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 06/05/2022
Dall'ottavo monitoraggio Ipsos emerge un aumento dell'incertezza tra gli italiani -dovuto principalmente al fallimento dei tentativi di mediazione- e il possibile coinvolgimento di Moldavia (e Transnistria) nel conflitto fa temere quasi un italiano su tre che la guerra si estenderà ad altri Paesi dell’Europa dell’Est. Due mesi dopo la loro introduzione, le sanzioni imposte alla Russia riscuotono ogni settimana meno apprezzamento: la differenza tra chi le approva e chi si oppone si riduce a soli 10 punti (46% accordo vs. 36% disaccordo).
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 29/04/2022
Il settimo monitoraggio Ipsos registra un lieve calo della quota di italiani inquieti per il conflitto (82%, -3) e i recenti sviluppi in Transnistria fanno aumentare la preoccupazione per una possibile estensione del conflitto oltre i confini dell’Ucraina e diminuiscono quanti ritengono che si riuscirà ad evitare una possibile guerra nucleare. Gli effetti della guerra sull’economia preoccupano sempre una larga fetta (46%), ma le misure prese per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia fanno diminuire questa quota.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 22/04/2022
Il sesto monitoraggio Ipsos evidenzia che per oltre un italiano su quattro la guerra rimarrà limitata a Russia e Ucraina, ma il coinvolgimento sempre maggiore di USA e Cina fa aumentare il timore di un’estensione del conflitto su scala globale (16%, +2), ma la maggioranza ritiene improbabile il ricorso ad armi nucleari (52%, +2). Resta maggioritaria la quota di chi afferma di stare dalla parte dell’Ucraina (54%) e, se è minima la quota di italiani che rivela di parteggiare per la Russia (7%), esiste la percezione che siano molti di più i connazionali che ne prendono le parti (18%).
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 15/04/2022
Rispetto a un mese fa, il quinto monitoraggio Ipsos registra un crollo della speranza un aumento delle sensazioni negative, in particolare la tristezza e la rabbia. Nonostante l’aumento dei prezzi riscontrato nelle ultime settimane, il 52% degli intervistati rimane d’accordo con le sanzioni imposte alla Russia. In seguito agli incontri di Istanbul, la Turchia di Erdoğan risulta essere il Paese percepito come il più impegnato nella ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 08/04/2022
L'apprensione degli italiani per il conflitto rimane molto alta, ma diminuiscono coloro che si dichiarano molto preoccupati (39%, -8). Inoltre, il quarto monitoraggio Ipsos evidenzia che, per un terzo degli italiani, le aziende dovrebbero prendere una posizione pubblica sul conflitto: la maggioranza sostiene che dovrebbero partecipare alle sanzioni nei confronti della Russia e, al contempo, aiutare l'Ucraina inviando aiuti ai profughi, sostenendo i lavoratori e donando ricavi a chi scappa dalla guerra.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 01/04/2022
A un mese dall'inizio del conflitto, un italiano su due si dichiara molto preoccupato per la situazione attuale, ma il terzo monitoraggio Ipsos registra anche una leggera diminuzione dei timori relativi alle conseguenze economiche (49%, -2) e alla possibile entrata in guerra dell’Italia (25%,-2). La crisi energetica condiziona i cambiamenti attuali e futuri degli italiani: il 31% (-5) degli intervistati dichiara di aver limitato gli spostamenti in auto per far fronte all’aumento del prezzo della benzina e il 23% di aver abbassato il riscaldamento domestico di 2 o più gradi.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 25/03/2022
Il secondo monitoraggio Ipsos registra una crescita di tristezza, rabbia e paura tra gli italiani. Pur in un quadro di incertezza sull’evoluzione, aumenta la percentuale di quanti ritengono che il conflitto si estenderà ma nei limiti dell’Europa orientale (29%, +4). L'Unione Europea e la Francia sono percepiti come le principali istituzioni impegnate a risolvere il conflitto per vie diplomatiche e quattro intervistati su dieci valutano positivamente l’operato del Governo italiano.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 18/03/2022
Il primo monitoraggio Ipsos evidenzia come sia principalmente una sensazione di incertezza (78%, +10) a dominare tra gli italiani, che si estende anche alle sorti della guerra e al possibile ricorso alle armi nucleari. Tra le principali preoccupazioni prevalgono quelle economiche sia a livello personale sia per il Paese (46%), seguite dal timore per un possibile coinvolgimento diretto dell'Italia (35%) nel conflitto e le conseguenze umanitarie (11%). Nonostante la preoccupazione elevata per le conseguenze economiche, la maggioranza degli intervistati è d'accordo nel mantenere le sanzioni alla Russia anche a fronte dell’aumento dei prezzi.
Conflitto in Ucraina: monitoraggio 10/03/2022
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