Real self o Projected self?
Chi si nasconde dietro il velo delle apparenze? In qualitativa spendiamo molto tempo parlando con i consumatori, ascoltando i loro discorsi su quello che desiderano e sul perché lo desiderano. Ma questo è davvero sufficiente per comprendere la persona che sta dietro ogni consumatore? Pensiamo alla storia del Mago di OZ…. Pensiamo all’Uomo di Latta, allo Spaventapasseri, al Leone. Ciascuno di loro nasconde qualcosa: la mancanza di coraggio, la difficoltà di essere empatico, la scarsa intelligenza … E colui che più ci trae in inganno è il Mago di OZ che, dietro un vocione spaventoso, si rivela essere un uomo piccolo ed insicuro come tutti noi, a volte, siamo. Cosa potremmo capire di questi personaggi se ci limitassimo a far loro delle domande su chisono e a cosa aspirano?
Per interpretare la complessità del consumatore, Ipsos UU parte dal concetto dei due ‘SELF’:
- il ‘PROJECTED SELF’, cioè l’immagine che cerchiamo di trasferire all’esterno in base a come vorremmo essere percepiti dagli altri
- Il ‘REAL SELF’, cioè quello che noi siamo intimamente ed intrinsecamente.
In questo nuovo Point of View, Giulia Bertini, head of Ipsos UU, racconta quale tra questi due ‘SELF’ è il più importante.