Prezzi delle case, caro affitti e le sfide per i giovani in Italia: il nuovo Ipsos Housing Monitor
L'Ipsos Housing Monitor è il nostro nuovo studio, condotto in 30 Paesi, che rivela le percezioni delle persone riguardo alla propria situazione abitativa e alle proprie aspirazioni, nonché le preoccupazioni e le sfide da affrontare nel prossimo futuro.
L'Ipsos Housing Monitor nasce dalla crescente attenzione rivolta al settore abitativo e dal suo profondo impatto su economia, società e politica. In un'epoca in cui il World Economic Forum parla di una "crisi abitativa globale", questo studio offre uno sguardo approfondito sulle percezioni e le sfide che caratterizzano l’ambito abitativo in 30 Paesi, tra cui l'Italia.
La maggioranza degli italiani mostra una soddisfazione per la propria situazione abitativa superiore alla media globale, ma al tempo stesso il 58% ritiene che il Paese stia seguendo una direzione sbagliata in questo ambito.
Il desiderio di possedere una propria casa rimane diffuso (76%), nonostante la consapevolezza delle crescenti difficoltà soprattutto per i più giovani: il 70% degli under35 italiani afferma che per la loro generazione sia più difficile acquistare o affittare una casa rispetto ai loro genitori. Inoltre, le preoccupazioni economiche sono centrali, con focus su prezzi elevati degli immobili, costo degli affitti eccessivi e peso delle tasse.
Questo studio non solo fotografa la situazione attuale, ma offre spunti preziosi sulle aspettative future. Scopriamo insieme i principali risultati.
Mercato immobiliare in Italia: preoccupazione per la direzione attuale
Il recente studio Ipsos offre uno spaccato interessante della situazione immobiliare, attuale e futura, in Italia e nel mondo. Nonostante il 61% delle persone intervistate a livello globale si dichiari soddisfatta della propria situazione abitativa, emergono segnali preoccupanti su scala più ampia. Nella maggior parte dei Paesi coinvolti nell'indagine, si registra infatti un diffuso consenso sul fatto che il tema degli alloggi non riceva sufficiente attenzione.
L'Italia si trova ad affrontare una crescente sfiducia nelle politiche abitative nazionali. Sebbene il 63% esprima soddisfazione per la propria situazione abitativa, ben il 58% degli italiani ritiene che il Paese stia seguendo una direzione sbagliata in questo ambito, superando la già alta media globale del 52%. Il picco più alto di pessimismo si registra, tuttavia, in altri Paesi europei, in particolare nei Paesi Bassi (77%) e in Spagna (76%).
Questo pessimismo si accompagna a una scarsa fiducia nell'operato dei governi, particolarmente evidente in Europa. I Paesi Bassi e l'Ungheria guidano una schiera di Paesi europei che ritengono che il loro governo potrebbe fare di più per risolvere i problemi abitativi, con il 69% e il 63% rispettivamente che esprimono questo sentimento.
Il contrasto con alcune realtà asiatiche è marcato. Paesi come Singapore (66%), Thailandia (64%), Malesia (56%) e India (55%) mostrano una maggioranza di cittadini convinti che le politiche abitative stiano andando nella giusta direzione.
Affitto o casa di proprietà?
In Italia, il desiderio di possedere una casa propria è molto forte, superando persino la media globale. Il 76% degli italiani aspira a comprare una casa propria, contro una media globale del 73%, e il 59% ritiene difficile sentirsi sicuri nella vita senza una proprietà immobiliare, allineandosi alla media globale del 60%.
A livello globale, la proprietà immobiliare si conferma fonte di maggiore sicurezza e soddisfazione. Infatti, il divario di soddisfazione tra proprietari e affittuari è significativo: mentre il 71% dei proprietari si dichiara soddisfatto della propria situazione abitativa, solo il 47% degli affittuari esprime lo stesso sentimento. Anche le preoccupazioni economiche per i costi abitativi, sia attuali che futuri, è nettamente inferiore tra i proprietari: il 37% di chi ha un mutuo si dice preoccupato per la capacità di pagare le rate, mentre tra gli affittuari questa preoccupazione sale al 49%.
Nonostante il forte desiderio di proprietà, molti italiani vedono questo sogno come irraggiungibile. Il 65% degli affittuari in Italia desidera una casa di proprietà, ma il 53% ritiene di non potersela mai permettere. Questo dato, pur essendo alto, è leggermente inferiore alla media globale del 56% e decisamente migliore rispetto a Paesi come Germania (70%), Australia (69%) e Giappone (68%).
Un aspetto in cui l'Italia si distingue positivamente è nella percezione del rapporto tra proprietari e inquilini. Mentre a livello globale il 59% degli intervistati ritiene che sia facile per i proprietari approfittare degli inquilini, in Italia questa percentuale scende al 47%. A livello globale, questa percezione è maggiormente accentuata tra gli affittuari (66%) rispetto ai proprietari (57%).
Cercare casa oggi: le difficoltà dei giovani
L'indagine rivela un quadro preoccupante per le nuove generazioni: la maggior parte delle persone, in quasi tutti i Paesi coinvolti, prevede che i giovani di oggi incontreranno più difficoltà nel trovare un'abitazione adeguata. Nel contesto italiano, il 68% degli intervistati - una cifra di poco inferiore alla media globale del 71% - ritiene che i giovani si troveranno di fronte a difficoltà considerevoli nella ricerca di una casa, anche se lavorano duramente e ottengono buoni impieghi.
Ma la situazione abitativa per i giovani è realmente peggiorata rispetto a 20 anni fa? I giovani pensano di sì. Il 70% degli under35 nel nostro Paese afferma che per la loro generazione sia più difficile acquistare o affittare una casa rispetto a quanto lo fosse per i loro genitori. Questa percentuale rispecchia esattamente la media globale, evidenziando come la sfida abitativa per i giovani sia un fenomeno diffuso anche a livello internazionale.
Sorprendentemente, anche le generazioni più adulte condividono questa percezione: a livello globale, il 68% dei 35-49enni e il 64% dei 50-74enni concordano sul fatto che la situazione sia peggiorata rispetto alla generazione dei loro genitori.
Caro affitti e aumento dei prezzi delle case
L’Ipsos Housing Monitor offre uno spaccato interessante anche sulla percezione e le preoccupazioni riguardo ai prezzi delle case e agli affitti. A livello mondiale, il 70% degli intervistati ritiene che i prezzi delle case siano aumentati negli ultimi 12 mesi, mentre in Italia questa percezione è condivisa dal 59% della popolazione, mostrando una visione leggermente meno pessimistica.
Il nostro Paese mostra anche un cauto ottimismo rispetto al futuro, distinguendosi positivamente dalla media internazionale. Mentre a livello globale il 67% degli intervistati si aspetta un ulteriore aumento dei prezzi delle case nei prossimi 12 mesi, in Italia questa percentuale scende al 55%. Similmente, per quanto riguarda i costi degli affitti, il 71% a livello mondiale prevede rincari, contro il 58% in Italia.
Nonostante questa relativa fiducia, l'impatto dell'aumento dei prezzi rimane una fonte di preoccupazione. In linea con la tendenza globale, la maggioranza degli italiani non vede l'aumento dei prezzi degli immobili come un fenomeno positivo, né per loro personalmente (54%) né per il Paese (55%).
La capacità di far fronte alle spese abitative è un altro aspetto critico. A livello globale, il 37% degli intervistati esprime preoccupazione per la propria capacità di pagare l'affitto o il mutuo, percentuale che in Italia si attesta al 32%. Guardando al prossimo futuro, il 33% degli italiani (contro il 39% globale) manifesta apprensione per i prossimi 12 mesi.
Le sfide immobiliari e la casa ideale degli italiani
In ultima analisi l’Ipsos Housing Monitor offre un'analisi approfondita, da un lato, delle principali sfide immobiliari e, dall’altro, delle caratteristiche più desiderate nella propria abitazione.
Le preoccupazioni principali degli italiani nel settore immobiliare sono date da: i prezzi elevati degli immobili (52% in Italia vs 49% globale), i costi degli affitti eccessivi (47% vs 43% globale) e le tasse troppo alte (42% vs 28% globale). Gli italiani, al contempo, sembrano essere meno preoccupati dei tassi di interesse elevati rispetto alla media internazionale: il 25% li considera una sfida principale, contro il 29% a livello globale.
La cultura gioca un ruolo importante nel plasmare l'idea di casa ideale delle persone. In Asia e in America Latina è più probabile che le persone desiderino una casa indipendente in città, mentre in molti Paesi occidentali si desidera una casa rurale. Tuttavia, in Italia, Spagna, Corea del Sud e Singapore si preferisce vivere in appartamento.
Quando si tratta di scegliere la casa ideale, le priorità degli italiani riflettono un equilibrio tra convenienza economica e un buon livello di qualità della vita. In particolare:
- Rapporto qualità/prezzo (58%).
- Buona posizione (41%).
- Spazio all'aperto (33%).
- Basso tasso di criminalità (28%).
- Accesso ai trasporti pubblici (24%).