Generazione Z, chi sono i giovani di oggi? Sostenibilità, inclusione e parità di genere tra le loro principali priorità
In questo nuovo articolo approfondiamo le caratteristiche principali della Generazione Z, i loro desideri e aspirazioni più profonde, e quali sono le azioni ritenute prioritarie per migliorare la società e rigenerare un senso di futuro.
Ogni generazione passa attraverso eventi che incidono sulle dinamiche di sviluppo della coscienza e del modo di vedere e interpretare la società in cui vivono. Le ragazze e i ragazzi della Generazione Z (gli under 25) sono il segmento sociale che, essendo in una fase cruciale del loro sviluppo identitario e personale, hanno maggiormente sofferto gli effetti reclusivi e le limitazioni imposte dal Covid-19.
In questo nuovo articolo approfondiamo le caratteristiche principali della Generazione Z, i loro desideri e aspirazioni più profondi, e quali sono le azioni ritenute prioritarie per migliorare la società e rigenerare un senso di futuro.
Generazione Z, definizione e caratteristiche degli under 25 in Italia
La Generazione Z -abbreviata in Gen Z- è la generazione che succede alla Generazione Y -i cosiddetti Millenials- e raggruppa tutti coloro nati negli ultimi anni '90 fino al 2012. Ma quali sono le sue caratteristiche distintive?
La Gen Z, ancor prima dell’esplodere della pandemia, appariva come una realtà differente dalle generazioni precedenti. Cresciuti con la tecnologia, la usano per connettersi agli altri in modi nuovi. Sono globali, aperti, appassionati, tendenzialmente inclusivi. Cercano legami e alleanze tra loro, aspirano a sostenere gli altri, per dare valore alle persone e non con il solo fine di mostrarsi. Egocentrici e frangibili, sono allo stesso tempo caparbi e, a loro modo, utopisti. Vorrebbero fare la cosa giusta e, a differenza di altre generazioni, non sono ancora stanchi di provarci.
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L'impatto della pandemia Covid-19 sulla Generazione Z
I dati Ipsos riportano che, dall’anno e mezzo di pandemia, i ragazzi della Generazione Z sono usciti più riflessivi (41%) e più sfiduciati (41%). Quasi un terzo dei giovani si sente più fragile (31%), mentre il 28% si dice più sedentario e, un altro 28%, più triste. La pandemia ha reso i ragazzi maggiormente monadici, con il 44% che si sente escluso dalla società. Allo stesso tempo gli under 25 anni non sono una generazione che si vuole arrendere. Rispetto ai loro genitori mostrano il doppio del coraggio (14% contro il 6%) e della profondità (18% contro il 9%), ma, soprattutto, vogliono impegnarsi per cambiare la realtà (74%).
Ambiente e sostenibilità, parità di genere e distribuzione della ricchezza: alcune azioni per migliorare la società secondo la Gen Z
Una delle caratteristiche principali dei giovani appartenenti alla Generazione Z è data dal desiderio di migliorare la società e rigenerare un senso di futuro. In particolar modo, le ragazze e i ragazzi individuano sette azioni prioritarie:
- mettere al primo posto l’ambiente e la sostenibilità;
- distribuire maggiormente la ricchezza;
- fermare la precarizzazione del lavoro;
- ridurre l’orario di lavoro;
- agevolare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro;
- avere un'economia più cooperativa;
- accrescere la solidarietà tra le persone.
La loro scala dei desideri mette al primo posto la certezza e la stabilità lavorativa (Alfa e Omega della loro chiave esistenziale), la ricerca di equilibrio negli amori e negli affetti, la sicurezza, la ricerca di serenità e distensione. La scala si completa con la necessità di più meritocrazia e la possibilità di fare nuove esperienze.
Le aspirazioni della Generazione Z: l'importanza dell'inclusione e di un'economia green
Maggiormente aperti e inclusivi verso gli immigrati (il 55% propende per la solidarietà nei loro confronti, contro il 25% che prova paura), sono critici verso le imprese e le grandi aziende. Comprano loghi e brand, ma allo stesso tempo, dalle imprese si attendono un maggior impegno per cambiare il mondo. Per l’83% della Generazione Z l’affermarsi di un’economia green e di industrie eco-sostenibili è giusto o, addirittura, indispensabile. Per il 40% dei giovani, tuttavia, i costi per avere prodotti ecosostenibili devono essere a carico delle imprese.
La Generazione Z è un agglomerato eterogeno, in cui non mancano tracce utopiche e la voglia di protagonismo e radicalità. Nonostante i decenni di disimpegno che hanno alle spalle, i ragazzi e le ragazze cercano di guardarsi intorno, di pensare al mondo in cui vivranno e non solo al proprio unico sé. Aspirano a un mondo più armonico (sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale), cercano equità, inclusione, rispetto per la diversità, ma anche possibilità per il futuro, rifiutando e opponendosi a quel quadro di incertezza lavorativa ed esistenziale che la società ha, purtroppo, in serbo per loro.
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