Salute mentale e benessere psicologico, ricerca AXA-Ipsos: il Covid-19 ha colpito soprattutto donne e giovani
"Being Mind-Healthy" è la ricerca annuale di AXA, condotta da Ipsos, sulla salute mentale e il benessere. Quali sono i principali risultati dell'edizione 2022?
Recentemente sono stati presentati i risultati della nuova edizione di “Being Mind-Healthy”: lo studio sulla salute mentale e il benessere di AXA condotto da Ipsos. L'indagine è stata realizzata coinvolgendo un campione di 11.000 persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni in 11 Paesi, tra cui l'Italia, e restituisce una visione sullo stato di salute mentale: dalla percezione del disagio emotivo a quella di stress e ansia, indagando i comportamenti e le azioni messe in atto per fronteggiare lo stress e migliorare il proprio benessere psicofisico.
Benessere psicologico, donne e giovani tra le categorie più colpite
Il sondaggio Ipsos condotto per AXA conferma la tendenza emersa già dall'indagine dell'anno scorso che vedeva le donne e i più giovani, in particolare in Europa e specialmente in Italia, tra le categorie più colpite nel benessere e salute mentale a causa della pandemia da Covid-19 (48% in Italia vs. 33% global). Invece, gli uomini mostrano un miglior stato di benessere mentale legato anche ad una maggiore sicurezza del lavoro e del reddito, poiché i settori più colpiti dalla pandemia sono quelli che vedono un maggiore impiego femminile, come ad esempio scuole, sanità e ospitalità. Inoltre, sempre in Italia, il 78% degli intervistati (vs. il 38% della media degli altri Paesi) dichiara di aver perso l’accesso ai servizi di assistenza per l’infanzia e alla scuola in presenza.
L'Italia, insieme a Francia e Giappone, rientra nei Paesi in cui la popolazione è stata maggiormente colpita sul fronte della propria salute mentale, ma nonostante ciò gli italiani tendono a non affrontare l'argomento con i propri figli e sono tra i meno propensi in Europa a cercare sostegno da familiari e amici in caso di disagio psicologico. Inoltre, l'Italia è anche l'unico Paese europeo in cui il numero delle persone che hanno fatto autodiagnosi supera quello di chi si è rivolto a uno specialista e a questo si associa anche una percezione elevata di stress: oltre la metà degli intervistati italiani ha dichiarato di sentirsi stressato.
Per saperne di più, scarica il report: Being Mind-Healthy
L'impatto del Covid-19 sulla salute mentale degli italiani
Gli italiani tendono a considerare il Covid-19 come una delle variabili che ha influito maggiormente sulla propria salute mentale, seconda solo all’economia e all’occupazione. Al tempo stesso, però, sono tra coloro che manifestano un buon livello di ottimismo per il futuro e adottano un approccio positivo per superare le difficoltà (63% Italia vs. 55% media globale).
Infine, soltanto il 24% degli intervistati italiani ritiene che il sistema sanitario pubblico fornisca un supporto adeguato e solo il 31% ritiene che il proprio datore di lavoro dia sostegno ai propri collaboratori in materia di benessere e salute mentale.
Leggi anche il recente sondaggio Ipsos: "Salute mentale: opinioni e percezioni sull'importanza attribuita al benessere fisico e mentale"