Covid, sondaggi: l'opinione degli italiani - 12° Aggiornamento 2021
Continua il consueto monitoraggio di Ipsos delle opinioni degli italiani in merito al Coronavirus, i vaccini e l'andamento della campagna vaccinale.
Il team Public Affairs di Ipsos continua a monitorare le opinioni degli italiani in merito all'emergenza Coronavirus. In questa nuova edizione si registra un calo della minaccia percepita e un incremento dell'ottimismo, il giudizio sulla campagna vaccinale rimane prevalentemente positivo ed è stabile - tra i 15 e i 16 mesi - l'orizzonte temporale in cui gli italiani collocano la previsione di uscita dall'emergenza Covid.
Covid oggi, calo della minaccia percepita
La minaccia percepita continua a calare andando a raggiungere i valori registrati dopo la metà di giugno 2020. Continuo incremento anche per l’ottimismo: metà degli italiani sono convinti che il peggio sia passato, allo stesso livello di quanto registrato un anno fa. Infine, si registra un crollo netto della previsione di crescita dei contagi: totale l’inversione di rotta nelle previsioni da parte dei cittadini, rispetto a due mesi fa.
Scopri tutti i risultati del precedente sondaggio Ipsos: Covid, sondaggi: l'opinione degli italiani - 11° aggiornamento 2021"
Covid oggi, il successo della campagna vaccinale
Per due terzi degli italiani la campagna vaccinale sta avendo successo, sono infatti quasi sette cittadini su dieci ad esprimere un parere positivo. Nonostante occasionali momenti di polemica legati a episodi di reazioni avverse, al 10 giugno gli italiani che dichiarano di avere ricevuto almeno una dose sono la metà: ci si attende, nella rilevazione in corso in questi giorni, un leggero incremento degli esitanti, legato alla discussione sul tema delle dosi eterologhe. Stabili sotto il 10% i contrari toutcourt. Infine, l’orizzonte temporale in cui gli italiani collocano la previsione della fine di ogni preoccupazione per il Covid resta stabile tra i 15 e i 16 mesi dalla data della rilevazione: la fiducia nel superamento completo della crisi pandemica non è ancora tale da imprimere un accorciamento della deadline.